A Piacenza in pochi si aspettavano una mobilitazione così. Parlano i numeri: oltre 500 persone nel tardo pomeriggio di ieri hanno manifestato in piazza Cittadella contro il taglio di 15 alberi per far posto all’autosilo interrato di Piacenza Parcheggi. Allo stesso scopo la petizione online lanciata il 24 agosto ha superato le 5.000 firme. In ballo ci sono più di mille anni di piante, conteggiando che tigli e cedri sono tutti sulla settantina, un’età portata magnificamente. Anche se non c’è un numero per definire la varietà dei cittadini presenti al sit-in raccontati da Mirella Molinari su Piacenza Diario, la funzione matematica probabilmente tenderebbe all’infinito in rapporto ad età, istruzione e classi sociali scese in piazza.
Insomma, una presenza di massa d’altri tempi, che quindi non si può derubricare ai soliti ambientalisti rompiscatole. D’altra parte i problemi climatici e di inquinamento oggi fanno il paio non solo con il generale ed il lontano, ma sempre di più con il particolare ed il vicino. Così, se la gente si sente dire che anche il verde e gli alberi sono una soluzione a questi problemi, qualche domanda comincia a farsela. E magari decide di non girarsi dall’altra parte e di partecipare come ha fatto ieri. E hai voglia a dire gli alberi li tagliamo qui ma ne pianteremo altrove; oppure l’ombra in Cittadella la faranno le tettoie, come ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Serena Groppelli, che non ha fatto una bella figura.
Quanto è avvenuto ieri a Piacenza, tra le città con l’aria peggiore d’Europa, getta dunque una nuova luce sulla sensibilità per questi temi e sarà una lezione non solo sull’infinita vicenda del parcheggio di piazza Cittadella. Finora tutto era concentrato sul contratto tra Comune e privato, in punta di diritto, tralasciando quei 15 alberi, che invece hanno portato in piazza 500 persone e raccolto 5.000 firme.
Per salvarli, Legambiente e 11 cittadini hanno presentato in zona Cesarini un ricorso al Tribunale di Piacenza che si discuterà il 10 settembre. E a questo punto sarebbe un insulto se Piacenza Parcheggi procedesse al taglio prima dell’udienza. Ma adesso la palla torna soprattutto alla politica e all’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Pd Katia Tarasconi. Dopo essersi arroccata sul non c’è niente da fare, visto il grande successo del sit-in, la prima cittadina ha deciso di aprire un nuovo confronto.
La prossima settimana ci sarà un incontro con le associazioni che hanno organizzato la manifestazione – Legambiente, Italia Nostra, Fate, Laboratorio Popolare – e con la cittadinanza. C’è il rischio di un dialogo tra sordi, perché la soluzione, con i lavori al via, è molto difficile. D’altra parte, così com’è il progetto del parcheggio non offre alternative. O si cambia o non se ne esce, le piante vanno tagliate. Però ci piace pensare che la politica sia ancora l’arte del possibile, magari condita da un po’ di coraggio. E vedremo se in piazza Cittadella qualcuno troverà finalmente la ricetta giusta.
Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.