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8 per mille alla Chiesa cattolica: la Diocesi lancia una campagna made in Piacenza

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8 per mille: una fonte di risorse importante per la Chiesa cattolica. Ma le firme sono in calo. Così la Diocesi di Piacenza e Bobbio ha deciso di puntare su una campagna di comunicazione ad hoc. L’obiettivo è invitare tutti a devolvere questa quota dell’Irpef a favore delle diverse attività che si sviluppano anche sul territorio diocesano.

L’iniziativa, curata gratuitamente dall’agenzia Blacklemon, che si affianca alla campagna nazionale della Conferenza episcopale italiana (Cei), è stata lanciata ieri. Ma non è un doppione. Punta infatti a ricordare a tutti i piacentini che i fondi in arrivo grazie all’8 per mille saranno spesi anche sul loro territorio.

Alla presentazione dell’iniziativa, tenuta ieri a palazzo vescovile, erano presenti Giovanni Struzzola, da oltre un anno nominato dal vescovo Adriano Cevolotto incaricato diocesano sull’8 per mille (sempre a titolo gratuito). Con lui, Don Giuseppe Basini, vicario generale della Diocesi, in rappresentanza di monsignor Cevolotto assente perché in visita pastorale in Val di Taro, e Nicola Bellotti, patron di Blacklemon.

Fare chiarezza

Nel suo intervento Struzzola ha spiegato che “sull’8 per mille c’è tanta confusione. Si pensi che addirittura molte persone sono convinte che chi firma ci rimetta dei soldi”. Ma “non è assolutamente così”, ha sottolineato l’ex direttore di Confcommercio Piacenza: “Si tratta di una firma del tutto gratuita, che può fare davvero tanto per le iniziative del mondo cattolico, soprattutto a sostegno della Chiesa locale”.

Tante cose

Il tema territoriale è stato sviluppato da Don Basini: “Nella nostra Diocesi i fondi arrivati dall’8 per mille in dieci anni ci hanno permesso di fare tante cose”. Qualche esempio? “100 chiese ristrutturate, 50mila pasti annui offerti alla Mensa della Fraternità. Senza dimenticare “il sostegno al Centro di ascolto della Caritas, o l’aver reso più accogliente la nostra cattedrale dove ogni anno transitano 50mila persone”. Quelli dell’8 per mille, ha ribadito Don Basini, “sono fondi che non arrivano solo a Piacenza città. Sono utilizzati a sostegno di ogni angolo della nostra Diocesi; un territorio che conta 422 parrocchie distribuite su 3.700 chilometri quadrati in quattro province”.

Gentilezza e tenerezza

Bellotti ha illustrato i contenuti della campagna piacentina, che punta su “gentilezza e tenerezza. Un approccio evidenziato dal colore che abbiamo scelto, il peach fuzz, perfetto per comunicare questi sentimenti”. Lo slogan scelto è La tua firma può fare davvero tanto per… . E su manifesti e locandine ecco “le foto in bianco e nero, che vanno dritte all’essenza del messaggio, con l’abbraccio tra un volontario e qualcuno bisognoso di aiuto”. Un abbraccio affettuoso, “che vede sullo sfondo sfondo le chiese del territorio, dalle basiliche del capoluogo a quelle nelle diverse località della Diocesi”. Insomma, ha concluso Bellotti, “un messaggio ad hoc che ricorda a tutti quanto si possa fare devolvendo l’8 per mille alla Chiesa cattolica, anche sulla porta di casa”.

L’aiuto di tutti

Questo flusso di risorse però negli ultimi anni è in continuo calo e oggi serve l’aiuto di tutti per invertire il trend negativo. Se nel 2021 i fondi ricevuti a Piacenza dalla Cei grazie all’8 per mille erano stati infatti di 4 milioni di euro, nel 2022 sono scesi a 2,7 milioni, per calare ulteriormente a poco più di 2,2 milioni lo scorso anno. Come sono stati utilizzati questi fondi dalla Diocesi, per esempio nel 2023? Circa 715 mila euro per il culto e la pastorale; oltre 680 mila per la carità; 848 mila per stipendiare i sacerdoti diocesani.

La campagna sull’8 per mille made in Piacenza infine non punterà solo su manifesti e cartelloni davanti alle chiese nelle diverse località della Diocesi. Si svilupperà sui social e cercherà di far breccia anche nel mondo dei giovani, così importanti nelle scelte familiari e per la Chiesa di domani. 


Da sinistra: Bellotti, Basini e Struzzola

 

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Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.

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