Alluvione in Emilia-Romagna: Irene Priolo, presidente regionale facente funzioni, è anche ufficialmente commissaria per questa nuova emergenza. Il capo del Dipartimento di Protezione civile ha firmato l’ordinanza. Così si potrà cominciare anche ad assegnare i primi contributi, previsti fino a 900 euro per famiglia colpita dall’alluvione. Dal governo per ora sono stati stanziati 20 milioni di euro a valere sul Fondo emergenze nazionali, ricorda l’Agenzia Dire.
Sullo sfondo i toni però non si abbassano in merito al nodo delle polizze assicurative, né sul piano nazionale né su quello locale, spiega l’Ansa. Al primo confronto pubblico fra i candidati alla guida dell’Emilia-Romagna l’alluvione naturalmente è diventata terreno di scontro. E l’ipotesi delle assicurazioni anti-catastrofe obbligatorie o meno per le famiglie è ancora oggetto di scontro politico anche nella maggioranza di governo.
Il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, da cui era partita l’ipotesi di obbligo, scandisce la retromarcia e adesso spinge su una “fase di avvio facoltativa”. Su quest’approccio si allinea Matteo Salvini. “Penso che l’assicurazione debba essere una possibilità”, ha affermato il vicepremier e ministro dell’Infrastrutture e dei Trasporti, che dice “assolutamente no” a quella che si potrebbe considerare come “un’ulteriore tassa, in un momento difficile, sulla casa che è già ipertassata”. E secondo i calcoli del Codacons, in tre anni le tariffe delle polizze casa tra l’altro sono già rincarate del 21%.
Per la presidente e neocommissaria Irene Priolo l’obbligo è semplicemente una misura “iniqua”. Da commissaria all’emergenza, aggiunge l’Ansa, ha 30 giorni di tempo per un piano di interventi urgenti, e potrà assegnare i primi contributi a chi ha la casa distrutta o sgomberata. Assegni da 400 euro per i nuclei singoli a massimo 900 euro mensili per le famiglie con cinque o più persone. Altri 200 euro per la presenza eventuale di anziani o disabili.
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Dai che siamo a un passo anche dall assicurazione sanitaria personale obbligatoria; così poi gli avvocati ( che sono più dei medici, ma senza numero chiuso all iscrizione universitaria ) potranno lavorare sui contenziosi che si apriranno.