Battisti: l’ex terrorista che risiede in Brasile ha i giorni contati? Sembra proprio di sì. “Cesare Battisti deve essere arrestato per evitare il pericolo di fuga in vista di un’eventuale estradizione” in Italia.
A firmare l’ordine d’arresto, secondo l’emittente brasiliana Tv Globo immediatamente esecutivo, è stato Luis Fux, un giudice del Supremo Tribunale Federale. Fux ha revocato un provvedimento in favore di Battisti, che lui stesso aveva emesso un anno fa.
Il magistrato ha agito in base a una richiesta della Procuratrice Generale, Raquel Dodge, come spiega una nota diffusa dalla stessa Procura e ripresa dall’Ansa. Sull’altro fronte, il legale dell’ex terrorista ha spiegato di aver ricevuto la notizia dai media e di non aver avuto ancora accesso agli atti del giudice, senza rilasciare altri commenti.
Battisti: una lunga storia
Classe 1954, ex membro dei “Proletari armati per il comunismo”, Battisti deve scontare l’ergastolo per quattro omicidi. Evaso dal carcere di Frosinone nel 1981, fugge in Francia dove diventa uno scrittore di gialli di un certo successo. Nel 2004 però viene arrestato a Parigi e i giudici francesi concedono l’estradizione. Ma l’ex terrorista, tornato in libertà, scappa in Brasile.
Il Supremo tribunale del Paese sudamericano si era già dichiarato a favore dell’estradizione di Battisti nel 2010. Ma aveva lasciato la decisione finale a Lula da Silva, il presidente dell’epoca. E Lula, proprio negli ultimi momenti del suo mandato, aveva deciso di concedere all’ex terrorista la residenza permanente in Brasile.
Attualmente Battisti risiede a Cananeia, località sulla costa dello Stato di San Paolo, con la moglie e il figlio. Nell’ottobre del 2017 ha subito un arresto a Corumbà, nello Stato di Mato Grosso del Sud. Secondo l’accusa, stava tentando di attraversare il confine boliviano con 6mila dollari e 1.300 euro non dichiarati. Liberato dopo tre giorni, è rimasto sotto processo per esportazione illegale di valuta.
Effetto Bolsonaro
Il nuovo presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, ha già dichiarato diverse volte che ha intenzione di concedere l’estradizione di Battisti. L’ultima conferma è arrivata proprio ieri, durante un colloquio con Antonio Bernardini, il nostro ambasciatore in Brasile.
Sempre il giudice Fux ha presentato al Supremo tribunale brasiliano una relazione sul caso Battisti il 6 novembre scorso. Con la richiesta che venga esaminato in sessione congiunta da tutti i magistrati dell’alta corte per stabilire se un nuovo presidente può cambiare una decisione presa da un suo predecessore.
Sicuramente l’avvocato di Battisti adesso presenterà un ricorso contro il provvedimento del giudice. Ma se verrà arrestato, l’ex terrorista stavolta dovrebbe aspettare la decisione sulla sua estradizione dietro le sbarre.
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