Berlusconi sembra preoccupato: “Mi giungono strane voci, speriamo che il suo film non sia un’aggressione politica”. A creargli il grattacapo è Paolo Sorrentino. Il regista premio Oscar infatti sta girando il suo prossimo film che al centro ha proprio il leader di Forza Italia. Le riprese di “Loro” (titolo provvisorio) sono già iniziate con Toni Servillo nei panni di Berlusconi. E subito viene alla mente Il caimano di Nanni Moretti.
Acqua sul fuoco?
Ma Sorrentino “tranquillizza” l’ex premier. “Il mondo ha un’idea di Berlusconi come persona molto semplice, ma studiandolo ho capito che è molto più complicato. Vorrei provare a descrivere questo personaggio complesso. Sono interessato all’uomo che sta dietro il politico. Non sono interessato agli aspetti politici”, ha detto il regista alla Bbc. “Sono abituato a vedere il potere dappertutto: il film non è solo su Berlusconi. È su qualche altro italiano, su persone che provavano a cambiare il corso della loro vita usando Berlusconi”, ha concluso Sorrentino.
Un passato “dimenticato”
Bene, tutto risolto allora? Non proprio. Perché se il discorso ci porta lontano dalla politica, ci fa avvicinare pericolosamente all’altro mondo attribuito a Berlusconi. Un mondo finito sui media per lungo tempo in passato e che appare ormai in secondo piano. Di che cosa stiamo parlando? Dei suoi rapporti con l’ex igienista dentale Nicole Minetti, del clan delle Olgettine, di Patrizia D’Addario e il letto di Putin. Senza dimenticare la nipote di Mubarak Ruby Rubacuori, alias Karima El Marough, le escort di Tarantini, le cene con Lele Mora ed Emilio Fede.
Berlusconi e un film diverso
E pensare che all’inizio l’ex premier del centrodestra aveva anche offerto a Sorrentino il libero accesso alle sue numerose residenze per ambientarvi le riprese del film. Il tutto discusso durante un incontro cordiale a palazzo Grazioli tra il regista e l’ex cavaliere attorniato dai suoi fidi: l’eterno Gianni Letta e l’avvocato Ghedini. Ma se Sorrentino ha declinato l’invito probabilmente è stato per sentirsi libero di costruire un Berlusconi tutto suo.
Una velenosa grande bellezza
Insomma, quando il regista afferma di non essere interessato al Berlusconi politico, è molto probabile che intenda tornare al format de La grande bellezza, il suo film di maggior successo, dove feste dal glamour decadente e deteriore sono al centro della trama. Se a questo aggiungiamo la spietata ironia del Il Divo, il film sulla vita di Giulio Andreotti, Berlusconi forse fa bene a preoccuparsi. La nuova opera di Sorrentino potrebbe andare in sala proprio durante la prossima campagna elettorale. E rappresentare un mix micidiale per le ambizioni di revanche del fondatore di Forza Italia.
Massimo Solari è avvocato cassazionista e scrittore. Ha pubblicato diversi volumi sulla storia di Piacenza e alcuni romanzi. Ha tenuto conferenze e convegni sulla storia di Piacenza. Ha collaborato con le riviste Panoramamusei, L'Urtiga, e scrive sul quotidiano Italia Oggi.