Il caso Gnocchi scuote la maggioranza di centrosinistra che governa Piacenza. La consigliera comunale era stata eletta nella lista civica a sostegno della candidatura del sindaco Pd Katia Tarasconi. Ma lunedì sera, dopo l’ultimo Consiglio, ha annunciato l’addio a “Per Piacenza” e l’entrata nel Gruppo misto, che si forma con lei nell’Aula di palazzo Mercanti.
Due anni di tensioni
A guardare i fatti, la scelta di Claudia Gnocchi non meraviglia più di tanto. Gli scontri con il sindaco in questi due anni si sono susseguiti in diverse occasioni e con conseguenze pesanti. Gnocchi infatti era partita addirittura da capogruppo di “Per Piacenza”. Poi via via ha manifestato più volte il suo dissenso sulle scelte dell’Amministrazione Tarasconi. Tanto da lasciare questo ruolo dopo l’astensione dal voto sul piano urbanistico residenziale-commerciale dell’ex area Camuzzi.
Poi è arrivato il no alla variante urbanistica sullo spostamento della palestra della scuola Carella, insieme a quello di altri consiglieri di maggioranza. Infine, Gnocchi si è smarcata anche su piazza Cittadella, sostenendo le ragioni di chi chiede che per fare l’autosilo interrato di Piacenza Parcheggi non si abbattano gli alberi soprastanti.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso però sarebbe stata la sua mancata candidatura a consigliera provinciale. Al nome di Gnocchi si sarebbe opposta fin da subito proprio il sindaco Tarasconi, che per quel ruolo ha puntato invece su Sibilla Brusamonti, altra consigliera di “Per Piacenza”. Quest’ultima però domenica scorsa non è stata eletta. E la preferenza di Gnocchi sarebbe andata a favorire in modo determinante la riconferma di Patrizia Calza, sindaco di Gragnano, che Tarasconi si dice volesse lasciar fuori dal nuovo Consiglio provinciale, anche per indebolire la presidente Monica Patelli.
Maneggiare con cura
Per giustificare l’addio a “Per Piacenza”, ma non alla maggioranza, Gnocchi avrebbe parlato solo di «motivi politici», cercando di sgombrare il campo dalle voci sulle frizioni personali con il sindaco Tarasconi. A questo punto comunque dal Gruppo misto la consigliera potrà esprimere con più indipendenza le sue posizioni critiche, votando con maggior libertà rispetto alle indicazioni di scuderia.
Tuttavia questa scelta va al di là delle posizioni personali. Perché Gnocchi ha rotto il ghiaccio, facilitando le cose a chi domani volesse imitarla. Visti i prossimi appuntamenti in agenda, a partire dal maxi appalto sui servizi comunali, che dovrebbe arrivare in Consiglio entro ottobre, c’è già chi dice che con l’apertura del Gruppo misto sindaco e giunta dovranno cambiare musica. E imparare ad orchestrare meglio i rapporti con i consiglieri di maggioranza per evitare altre defezioni.
Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.