Filippo Ceruti: il nuovo segretario provinciale di Azione non fa sconti. Il dialogo con il partito fondato da Carlo Calenda, non parte dai nomi dei candidati sindaco ma dai programmi per il futuro di Piacenza. “Siamo in una situazione un po’ paradossale”, afferma Ceruti. “Si sfoglia la margherita dei nomi, si bruciano candidati un giorno sì e l’altro pure, ma di idee per la città, di idee per il suo rilancio, non si parla agli elettori piacentini in vista delle prossime Comunali”.
Una situazione politica preoccupante, aggiunge il segretario di Azione, “per la carenza di un confronto che invece dovrebbe essere al centro del dibattito. A Piacenza serve soprattutto un programma di alto profilo. E noi abbiamo indicato con chiarezza i nostri punti programmatici”.
Ce li ricorda, segretario Ceruti?
“Per prima cosa si deve puntare al miglioramento delle condizioni ambientali della città, un tema importante, di cui si parla troppo poco”.
Da dove si comincia?
“Di sicuro dai problemi della qualità dell’aria, che vedono Piacenza tra le peggiori città non solo d’Italia ma d’Europa. Qui prima di tutto bisogna lavorare su un piano a lungo termine per la riduzione delle polveri sottili; poi si devono affrontare seriamente i problemi del consumo di suolo, puntando a una drastica riduzione di questo fenomeno”.
Passiamo ai temi economici…
“Anche qui abbiamo le idee chiare: la prossima amministrazione di Piacenza dovrà mettersi in gioco per affrontare i temi dell’emorragia demografica che è sotto gli occhi di tutti. Poi serve una concreta regia del polo logistico, oggi abbandonato a se stesso. Altro punto, il sostegno e il rilancio delle attività manifatturiere che portano lavoro di qualità; mentre per il centro storico va realizzato un programma che lo renda protagonista sul piano commerciale. Per capire in che stato si trova, basta fare due passi e contare le saracinesche abbassate, uno scenario desolante. Ma anche sulla sanità vanno cambiate le cose”.
In che senso?
“Il Comune deve dialogare con l’Ausl a un altro livello: va creato un piano sanitario moderno, che dia prossimità ai servizi sanitari per i cittadini”.
Chi sono i vostri interlocutori per discutere di questi punti programmatici?
“All’interno delle dialettiche del centrosinistra Azione rappresenta una posizione liberal-democratica e sociale. Siamo disponibili a ragionare su una coalizione con altre forze di ispirazione social-democratica e liberal-democratica. Ma sia chiaro, i punti del nostro programma che ho elencato sono punti fermi, per noi irrinunciabili. Se troveremo un candidato che sposerà questi contenuti, Azione sarà al suo fianco”.
Ceruti, il suo messaggio è rivolto soprattutto alla nuova coalizione nata attorno al Partito democratico, dopo l’addio ad Alternativa per Piacenza?
“Non abbiamo preferenze o pregiudizi, dialoghiamo con tutti. Qualora questo candidato dovesse emergere dalla lista della coalizione annunciata dal Partito democratico, Azione è disponibile al confronto. Ma il discorso vale anche per chi è rimasto in Alternativa per Piacenza”.
Quindi giocherete su più tavoli…
“Guardi, non mi identifico con questa definizione. Noi abbiamo un obiettivo: dare a Piacenza l’opportunità di avere una nuova Amministrazione che esca dall’attuale immobilismo del centrodestra che fa capo al sindaco Patrizia Barbieri. Vogliamo che i prossimi cinque anni per Piacenza siano un periodo di crescita economica, sociale e soprattutto che portino a un miglioramento concreto dell’ecosistema cittadino. E questo deve avvenire a 360 gradi: dal punto di vista ambientale, civile e morale”.
Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.