Dentro Caravaggio. Nelle sale del Palazzo Reale di Milano si apre una mostra che resterà indimenticabile. Un evento sul grande pittore lombardo destinato ad eguagliare i fasti della famosa esposizione di Roberto Longhi del 1951. Quella che riportò Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, al centro della scena artistica mondiale. Il tutto aggiornato 66 anni dopo da un mix innovativo di tradizione e tecnologia. Ma andiamo con ordine e vediamo cosa propone la mostra che apre il 29 settembre, compleanno dell’artista (1571-1610), e che chiuderà il 28 gennaio 2018.
Dentro Caravaggio: da Roma a Kansas City
Prima di tutto partiamo dalle opere della rassegna curata da Rossella Vodret, che conta già oltre 60mila prenotazioni. Si tratta di 20 capolavori provenienti da musei e collezioni italiane e straniere. Mai visti tutti insieme, ecco quali sono e da dove arrivano:
- Giuditta che taglia la testa a Oloferne (1601-1602 circa, in mostra fino al 10/12/2017),
San Giovanni Battista (1604 circa),
San Francesco in meditazione (1606): in arrivo da Gallerie Nazionali di Arte Antica, Palazzo Barberini e Galleria Corsini di Roma; - Riposo durante la fuga in Egitto (1597),
Maddalena penitente (1597): entrambe da Galleria Doria Pamphilj, Roma; - Buona Ventura (1597-1598 circa): Musei Capitolini, Roma;
- Ragazzo morso da un ramarro (1597-1598): Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi, Firenze;
- Sacrificio di Isacco (1603): Galleria degli Uffizi, Firenze;
- Coronazione di spine (1604-1605 circa): Collezione Banca Popolare di Vicenza;
- San Francesco in meditazione (post 1604): Museo Civico Ala Ponzone, Cremona;
- Madonna dei pellegrini (1604-1605): Basilica di Sant’Agostino, Roma;
- Flagellazione di Cristo (1607): Museo e Real Bosco di Capodimonte, Napoli;
- Ritratto di un cavaliere di Malta (1607-1608): Palazzo Pitti, Firenze;
- Martirio di Sant’Orsola (1610, in mostra fino al 27/11/2017): Collezione Intesa Sanpaolo, Napoli.
- San Francesco in estasi (1598-1599): Wadsworth Atheneum of Art di Hartford;
- Marta e Maddalena (1598-1599): Detroit Institute of Arts;
- Sacra famiglia con San Giovannino (1602-1604): Metropolitan Museum of Art, New York ;
- San Giovanni Battista (1604): Nelson-Atkins Museum of Art di Kansas City;
- San Girolamo (1605-1606): Museo Montserrat, Barcellona;
- Salomé con la testa del Battista (1607 o 1610): National Gallery, Londra.
Dentro Caravaggio: capolavori ai raggi x
E adesso veniamo al titolo della mostra, promossa e prodotta da Comune di Milano, Palazzo Reale e MondoMostre Skira, in collaborazione con il ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Come mai si chiama Dentro Caravaggio? Perché dopo aver ammirato ogni tela possiamo scoprire in un video il percorso seguito dal grande pittore, a partire dall’ideazione dell’opera fino alla sua realizzazione finale. E radiografie e riflettografie hanno permesso di “vedere”, rifacimenti, aggiustamenti e pentimenti, che rivelano come lavorava Caravaggio, tra naturalismo dei soggetti, ambientazione realistica e uso personalissimo della luce e dell’ombra.
Scoperte sorprendenti
“Sono emerse così alcune costanti nelle modalità esecutive di Caravaggio”, afferma Rossella Vodret. “Ma sono venuti anche alla luce elementi esecutivi inaspettati e finora del tutto sconosciuti: dagli strati di pittura sono affiorate una serie di immagini nascoste. Inoltre è stato sfatato il mito che Caravaggio non abbia mai disegnato, dacché sono apparsi tratti di disegno sulla preparazione chiara utilizzata nelle opere giovanili”. Da dove arrivano queste scoperte? Da un’indagine promossa dal ministero de Beni culturali con la Soprintendenza speciale per il polo museale romano e con l’Istituto superiore per la conservazione e il restauro. Iniziata nel 2009 su 22 tele romane dell’artista, è proseguita su altri 13 capolavori, con la collaborazione tecnica ed economica del gruppo Bracco, tra gli sponsor dell’evento milanese.
Dentro Caravaggio: i misteri di una vita
Ma non è finita qui. Alle scoperte sulla sua produzione pittorica, si aggiungono quelle sulla vicenda umana e artistica di Caravaggio. Sono presenti infatti alcuni selezionati documenti dell’Archivio di Stato di Roma e di Siena. Informazioni che hanno cambiato profondamente la cronologia dei primi anni romani e creato misteriosi vuoti nella sua attività. Come mai? Perché non ci sono notizie tra il 1588, fine del suo apprendistato presso Simone Peterzano, e il 1592, quando Caravaggio compare a Milano in un atto notarile. Stesso discorso fino all’arrivo dell’artista a Roma, documentato solo all’inizio del 1596. E quindi rimane misteriosa la sua vicenda per ben 8 anni, un’eternità per un pittore che ha lavorato in tutto meno di 15 anni.
Insomma, intanto godiamoci questo viaggio straordinario nel mondo di Michelangelo Merisi. Sicuri però che Caravaggio ci riserverà molte altre sorprese.
Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.