Cultura

Festival del Pensare Contemporaneo 2024: a Piacenza di tutto e di più, ma sempre a senso unico

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Da sinistra: Reggi, Stefano Bonaccini, Katia Tarasconi, Fusacchia e Colamedici (presentazione del marzo scorso)

Festival del Pensare Contemporaneo di Piacenza: sono arrivati i nomi delle personalità che saliranno sul palco della 2ª edizione della kermesse che si terrà dal 19 al 23 settembre. Nomi altisonanti e pop, frutto di un’attenta selezione che si potrebbe dire della specie. Quella dei pensatori giusti, che prenderanno per mano il pubblico nei luoghi simbolo della città, veleggiando tra le acque agitate di un mondo sempre più difficile da interpretare.

Così, per una cifra che non si discosterà in partenza dai 500mila euro spesi nel 2023, quest’anno la manifestazione proporrà “format differenti, dialoghi, interviste, lezioni pratiche di pensiero e concerti filosofici diffusi”, con oltre 150 ospiti e più di 70 eventi. Il tutto per “Vivere la meraviglia, tra stupore e spavento”, lo slogan che fa da filo conduttore a questa nuova edizione del Festival.

La prima scansione

Dall’alto in basso, una scansione intesa in senso buono, si passa da vertici culturali che vanno dal premio Nobel Oleksandra Matviychuk ad accademici piacentini come Anna Maria Fellegara (appena nominata prorettore vicario dell’Università Cattolica), per finire con icone pop che spopolano in tv nei talent musicali, come Arisa o Dargen D’Amico.

Insomma, ce n’è per tutti i gusti, o come potrebbero dire i maliziosi si spara nel mucchio per attirare più pubblico possibile, mettendo in vetrina merce culturale di ogni tipo. E fin qui niente da dire: bene hanno fatto il curatore Alessandro Fusacchia e il direttore filosofico Andrea Colamedici – con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, presieduta da Roberto Reggi – a puntare ancora da via Sant’Eufemia su una partecipazione diffusa, con la possibilità per ognuno di gustarsi da vicino i propri beniamini, che si tratti di letteratura, di scienza o di musica.

Da destra a sinistra

Peccato però che quando si passa alla scansione che si muove da destra a sinistra, la bilancia penda come lo scorso anno da una parte sola e cioè a sinistra. Ma come, si dirà, al Festival ci saranno anche Renato Brunetta, ex ministro di centrodestra, e Massimiliano Fedriga, governatore leghista del Friuli-Venezia Giulia. Quindi, pieno diritto di cittadinanza al mondo dei conservatori.

Tutto vero, senonché i due rappresentanti del centrodestra sembrano messi lì a fare da specchietto per le allodole. Si nota infatti l’assenza di esponenti politici del centrosinistra a fare da contraltare, quasi a voler delimitare una sorta di riserva indiana. Come dire, il pensiero di centrosinistra al Festival di Piacenza non ha bisogno di icone politiche da sventagliare, anche se sarà presente l’ex presidente della Camera Luciano Violante. Sia per evitare accuse di propaganda, sia perché non serve: con il placet del Comune partner dell’iniziativa, il pensiero di centrosinistra laico e cattolico al Festival ha già un’ampia rappresentanza in tutti i campi, il vero brodo di coltura della kermesse.

Bastava poco…

Peccato, lo diciamo ancora, perché per riequilibrare un po’ la bilancia sarebbe bastato mandare sul palco qualche mente critica della sinistra, e di sinistra, che quando parla lascia il segno. Facciamo un nome su tutti, che non ha bisogno di presentazioni né in campo accademico né politico: quello del filosofo Massimo Cacciari. Pensate, due anni fa il professore veneziano era stato ospite in Santa Maria di Campagna, per le celebrazioni dei 500 anni della Basilica, invitato da Corrado Sforza Fogliani, che di sinistra certo non era.

Ma si sa, il confronto non è da tutti. Quindi, vista anche la presenza del presidente Mattarella il 23 settembre al Festival di Piacenza, meglio evitare grattacapi e veleggiare tranquilli tra rotte precostituite, senza che qualcuno possa disturbare il grande timoniere della corazzata di via Sant’Eufemia.


Il comunicato stampa del Festival del Pensare Contemporaneo

«Un viaggio emozionale e cognitivo attraverso i sentimenti più profondi che animano l’esperienza umana, guidato da oltre 150 importanti ospiti italiani e internazionali: artisti e artiste, scienziati e scienziate, scrittori e scrittrici e intellettuali di ogni tipo, assieme a personalità dell’economia e dell’impresa, delle istituzioni pubbliche, e della società civile.

Ha preso corpo il programma della seconda edizione del Festival del Pensare Contemporaneo che si terrà a Piacenza dal 19 al 23 settembre 2024 e che ora è online sul sito pensarecontemporaneo.it nella forma di un booklet che illustra il calendario degli eventi e la corposa lista degli ospiti. Maggiori dettagli sui temi trattati in ogni singolo incontro saranno diffusi a partire dalle prossime settimane.

Tra gli ospiti internazionali figurano nomi del calibro di Oleksandra Matviychuk, il Premio Nobel per la pace 2022, la sociologa di fama internazionale Judy Wajcman, lo scrittore e divulgatore scientifico Ananyo Bhattacharya, la glaciologa Heïdi Sevestre, Mary Fitzgerald, una tra le voci europee più importanti sulla Libia, il vice premier sloveno Luka Mesec, il filosofo Joan-Carles Melich, la CEO di Living Farm Katharina Unger, il politologo Charles Sabel e la saggista Jude Ellison Doyle.

Non hanno bisogno di presentazioni i principali ospiti italiani, dalla già annunciata Samantha Cristoforetti, a Paolo Giordano, e poi Donatella Di Pietrantonio, Stefano Mancuso, Daria Bignardi, Loredana Lipperini, Antonio Spadaro, Lella Costa, Michela Ponzani, Francesca Fiore, Paolo Nori, Renato Brunetta, Massimiliano Fedriga, Francesca Cavallo, Chiara Valerio, Giulia Caminito, Giacomo Rovero, Paolo Di Paolo, Francesco Piccolo, Vera Gheno, Arisa, Dargen D’Amico, La Rappresentante di Lista e tanti altri.

Il Festival, un’iniziativa di Rete Cultura Piacenza, come per la prima edizione, vede come curatore Alessandro Fusacchia, affiancato dal direttore filosofico Andrea Colamedici.

Attraverso format differenti, dialoghi, interviste, lezioni pratiche di pensiero e concerti filosofici diffusi, l’edizione 2024 della kermesse inviterà i partecipanti ad approfondire il dibattito sul contemporaneo e a riscoprire la meraviglia dentro di sé. Il tema di quest’anno è infatti Vivere la meraviglia. Tra stupore e spavento.

Da giovedì 19 settembre fino al 23 settembre, Piacenza torna dunque a farsi “città che pensa”, per esplorare, conoscere e scoprire la meraviglia, lo stupore di fronte all’immensità e alla varietà del mondo che ci circonda, e lo spavento che a volte ne deriva e che va affrontato con lucidità. Come spiega Aristotele, la meraviglia non è infatti il semplice stupore intellettuale di chi passa dai “problemi” più facili a quelli più difficili, ma è l’angoscia che arriva quando gli esseri umani vivono lo thauma, termine greco che significa proprio, al contempo, sia “stupore” sia “spavento”. È l’unione dell’improvviso bisogno di silenzio che proviamo di fronte a un bel tramonto e dell’impellenza dell’urlo che proviamo davanti a un terribile burrone.

Attraverso momenti di condivisione, di scoperta e di dialogo, questa seconda edizione del Festival inviterà gli ospiti a condividere, attraverso le proprie esperienze e visioni, come la meraviglia abbia influenzato il loro lavoro e come vedano la società contemporanea. L’auspicio è dar vita a un’avventura incoraggiante, che ci aiuti a guardare agli eventi con occhi nuovi, a vivere il presente con un senso di meraviglia rinnovato e in cui lo spavento non sia più un ostacolo.

I dettagli sugli eventi in programma saranno diffusi prossimamente, ma si può anticipare che si partirà ufficialmente giovedì 19 settembre alle ore 17 con una parata iniziale che culminerà in un connubio di musica e poesia. Nei giorni successivi una proposta molto ampia di eventi, più di 70, caratterizzati dall’approccio multidisciplinare che connoterà anche questa seconda edizione: la filosofia come sguardo aperto sul nostro tempo, il mondo editoriale in tutte le sue declinazioni – dal giornalismo alla letteratura – e poi l’arte, lo spettacolo, il teatro, sino al dialogo necessario con la scienza e la divulgazione.

I temi dei singoli incontri spaziano dall’intelligenza artificiale e dall’universo digitale al mondo reale, tra attualità, politica e attivismo, verso le grandi questioni della contemporaneità: dal fine vita alla dipendenza affettiva, dalla genitorialità al rapporto tra etica e finanza, dallo sport – con l’eco delle Olimpiadi – alla pandemia, sino alla distribuzione delle risorse alimentari.

Non mancheranno le collaborazioni con le realtà del territorio, a cominciare dall’anteprima di mercoledì 18 settembre, che prevende uno spettacolo itinerante di circo a cura di Manicomics Teatro, e con la compagnia di circo-teatro Tadam che animerà la parata iniziale che precederà la cerimonia di apertura.

Tra gli esponenti del mondo culturale piacentino che siederanno al tavolo dei relatori figurano Giorgio Macellari e Anna Maria Fellegara, oltre al ballerino piacentino Giacomo Rovero, ora solista al Royal Ballet di Londra. Numerose quest’anno anche le librerie del territorio che animeranno insieme la Libreria Centrale: Fahrenheit 451, Feltrinelli Librerie, Librerie.coop Piacenza, Giunti al Punto Librerie, Bookbank libri d’altri tempi Piacenza e Libreria Pagine.

La curatela del Festival ha promosso alcuni partenariati: tra questi, con il Forum Disuguaglianze Diversità di Fabrizio Barca, per realizzare alcuni appuntamenti congiunti anche sull’Europa; con la Fondazione Golinelli, sul tema dell’istruzione e delle tecnologie emergenti; con il Festival del Planetary Health, la cui prima edizione si terrà a Verona a inizio ottobre. Aumenta anche la proiezione internazionale del Festival, grazie ad un accordo strategico con il think tank brussellese Friends of Europe che permetterà di avere a settembre a Piacenza una decina di young European leaders di più Paesi europei, e attivi in ambiti diversi.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sarà in visita a Piacenza il 23 settembre in occasione dei 220 anni del Teatro Municipale e sarà presente anche per la seconda edizione del Festival del Pensare contemporaneo».

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Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.

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