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Francesco Rolleri e l’Assemblea di Confindustria: bilancio di un leader a metà mandato

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Francesco Rolleri: fatti e contenuti a metà del suo mandato di presidente di Confindustria Piacenza. I fatti: la 77ª Assemblea pubblica dell’Associazione si è tenuta in uno dei capannoni dell’ex Consorzio agrario. Un luogo simbolo della città produttiva, quando ancora si lavorava in tuta blu alle soglie del centro storico. Ma al di là delle suggestioni, a colpire è stata la presenza di pubblico. In platea c’erano tutti, tanto che molti dei presenti hanno parlato di un’Assemblea mai così partecipata soprattutto dal mondo degli imprenditori.

D’altra parte, si dirà, ci poteva stare. Il momento è difficile se non difficilissimo, senza il bisogno di elencare tutti i problemi che non solo Piacenza e i suoi attori economici devono affrontare. In situazioni del genere si guarda a chi si pensa possa illuminare un percorso buio e pieno d’insidie. Appunto per orientarsi nel futuro, come recitava lo slogan scelto per l’Assemblea degli imprenditori piacentini.

E Confindustria ieri non è mancata all’appello, prendendosi le sue responsabilità. Per voce del suo presidente, uomo gentile ma deciso, ha detto forte e chiaro che gli imprenditori sono in campo, intenti a lottare contro i rincari delle materie prime e la crisi energetica su mercati che si fanno sempre più competitivi. Non solo per le loro aziende, ma per tutto il territorio. Chiedono collaborazione, gli imprenditori. Una collaborazione sintetizzata nella parola governabilità, sottolineata con forza guardando negli occhi politica e istituzioni, perché la governabilità è l’ingrediente fondamentale per poter fare e fare bene.

Rolleri è stato l’immagine calzante di questo corso imprenditoriale. Storicamente sempre presente, ma forse mai interpretato a Piacenza con tanta credibilità e indipendenza come negli ultimi due anni. Di certo a metà mandato non c’è mai stato prima un presidente di Confindustria che nonostante pandemia e tutto il resto abbia speso comunque tanto tempo vicino alle imprese, ricordavano ieri molti degli associati che l’hanno ricevuto in azienda. Empatia e ascolto le parole chiave, che forse spiegano anche la folta platea presente all’ex Consorzio. Con un obbiettivo: coinvolgere tutti senza lasciare indietro nessuno. Mica facile, considerando le tante anime di un’associazione come Confindustria.

Ieri tra l’altro si poteva mettere in conto che Rolleri sfruttasse l’occasione per apparire come un uomo solo al comando, sfoderando qualche atteggiamento autoreferenziale. Ma così non è stato. Il presidente di Confindustria ha interpretato senza sbavature il ruolo di vertice autorevole di una comunità che crede nelle sue capacità, sapendo bene che solo se saprà stare unita e parlare con un’unica voce, potrà portare fuori dalla crisi Piacenza e il suo territorio.

Le proposte ci sono. E sono molto concrete: il recupero delle aree dismesse, proprio come quella dell’ex Consorzio, per attirare nuove aziende manifatturiere a basso impatto ambientale; i progetti per produrre energia con fonti rinnovabili, dal fotovoltaico all’idrogeno; la crescita dei servizi alle imprese, dalle strategie finanziarie ai passaggi generazionali, e del dialogo con il mondo della scuola e della formazione per avere lavoratori sempre più competenti.

Sono queste, tanto per citarne alcune, le sfide principali che Rolleri dovrà affrontare nei prossimi due anni del suo mandato. Sfide già difficili di per sé e ancor di più guardando ai problemi di oggi e all’orizzonte. Ma se riuscirà a mantenere questa coesione d’intenti e di persone, è davvero possibile che il presidente di Confindustria riesca a lasciare il segno.

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Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.

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