Il pittore Francesco Rossi dedica a Piacenza la sua ultima mostra in corso in città fino al 3 dicembre prossimo nell’Officina dell’Arte in via Alberoni 14 (dal martedì al sabato, orari 16-18,45). Rossi è un artista risolutamente piacentino, con radici orgogliosamente ficcate ed esibite nella sua città. Si è infatti diplomato all’Istituto d’arte Gazzola dove era l’allievo prediletto del grande pittore Giacomo Bertucci che non a caso poi divenne uno dei più autorevoli docenti dell’Accademia di Brera. Da Bertucci, Rossi ha ereditato una tavolozza policroma ed esuberante con pennellate materiche e corpose. È con queste pennellate gioiose che Rossi, con questa sua ultima mostra, ha costruito il suo elogio a Piacenza, catturando lo sguardo dei piacentini su questa prestigiosa ma anche popolare città.
Rossi ne ha dipinto le architetture, i muri, la gente. Rossi ha reso Piacenza nella sua luminosa quotidianità, spesso fissandola nelle ore meridiane quando la vita sembra essere sospesa nella sua estatica bellezza e nelle conversazioni senza tempo fra amiche sui tavolini dei bar del centro. I quadri di Rossi che ci colpiscono sono tanti perché tutti raccontano quello che vorremmo dire e che pensiamo da sempre su Piacenza e che Rossi ci scodella davanti con straordinaria disinvoltura come se avesse letto nel nostro pensiero.
I quadri che meritano di essere lodati sono tanti, Del resto li potete vedere al termine di questo articolo. Ma due di essi vorrei permettermi di sottolineare. Il primo è una via Venti Settembre, vista dalla torre del Duomo come una striscia sul suolo fittamente edificato. È una via stretta, sempre affollata, viva, chiassosa a adesso sempre più multinazionale. Unisce da secoli il simbolo dal potere spirituale (il Duomo) con quello del potere civile (Palazzo Gotico), una divisione che la maggioranza dei Paesi nel mondo non ha ancora purtroppo acquisito. L’altro quadro che vorrei ricordare è quello che ritrae un bambino in calzoni corti e la bicicletta a mano che, ripreso di spalle, sta guardando una statua equestre del Mochi. Con questo quadro Francesco Rossi sempre consegnare alla futura generazione il suo amore per Piacenza.