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Giovani talenti da attirare e trattenere: bando della Regione Emilia-Romagna

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Giovani talenti: dagli alloggi ai trasporti, dal welfare familiare all’offerta culturale, arriva un bando della Regione Emilia-Romagna per finanziare progetti informativi dedicati a loro; progetti che facilitino l’accesso a tutti i servizi utili per richiamare o trattenere ragazze e ragazzi con elevate specializzazioni. Le risorse a disposizione ammontano a quasi 1,9 milioni di euro. E sono destinate ai Comuni sede di Università, per l’avvio di progetti sperimentali. Le proposte, spiega l’avviso della Regione, andranno presentate entro il prossimo 22 settembre.

La legge regionale

Il bando fa seguito alla legge regionale su “Attrazione, permanenza e valorizzazione dei talenti ad elevata specializzazione in Emilia-Romagna”. La norma si inserisce nell’ Anno europeo delle competenze: promosso dall’Unione europea, si concluderà a maggio 2024; e punta a rilanciare l’importanza della formazione quale elemento decisivo per cogliere le opportunità offerte dalla transizione verde e digitale, nonché dalla ripresa economica.

L’obiettivo del bando approvato dalla Giunta è quello di facilitare l’accesso ai servizi utili e necessari a chi voglia restare o arrivare in regione. Come informazioni su alloggi e residenzialità; trasporto pubblico locale; welfare familiare (servizi educativi, formativi e per il lavoro); offerta culturale, partecipazione all’associazionismo regionale e alle attività del Terzo settore; nonché, se stranieri, tutto ciò che serve per ottenere una sufficiente conoscenza della lingua italiana.

Da Piacenza a Rimini

Questi progetti sperimentali di informazione sui servizi di accoglienza e attrazione di talenti, rivolti anche ai loro familiari, avranno a disposizione  per il triennio 2023-2025 contributi pari a un milione e 870mila euro. I progetti possono essere presentati per il triennio dai Comuni di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Forlì, Cesena, Rimini, Ravenna; mentre la Città metropolitana di Bologna, per tutto il territorio di sua competenza, avrà accesso ai fondi per il biennio 2024-25.

Primi in Italia

“Siamo stati la prima Regione in Italia ad approvare una legge per attrarre e trattenere giovani talenti puntando decisamente sui giovani e sull’alta specializzazione delle competenze”, affermano gli assessori regionali Vincenzo Colla (Sviluppo economico e Green economy) e Paola Salomoni (Università, ricerca e agenda digitale). “Oggi adottiamo la prima misura concreta coinvolgendo l’intero sistema regionale; così come previsto dal Patto per il Lavoro e il Clima, per una crescita sostenibile, innovazione e ricerca, nuova e buona occupazione”.

I giovani talenti “sono un elemento decisivo per costruire una regione coesa e dinamica. In un territorio che offre già una buona qualità di vita ed esprime eccellenze uniche al mondo, scommettiamo sull’attrazione, il trattenimento e la valorizzazione di persone altamente specializzate per supportare i nostri settori di punta: dall’automotive all’agroalimentare, dalla Data Valley ai settori culturali e creativi. Talenti, e più in generale giovani, a cui diciamo di venire in Emilia-Romagna; perché il futuro è già qui ed è qui che possono valorizzare le loro capacità e attitudini”, concludono Colla e Salomoni.

Copertura e servizi

Il contributo offerto dal bando coprirà fino all’80% della spesa ammessa, specifica la nota di Bologna. Le domande dovranno essere trasmesse alla Regione entro il prossimo 22 settembre. I servizi informativi finanziati dovranno essere realizzati all’interno di un modello a rete, di dimensione regionale; con il supporto e il coordinamento della Regione e dalla società in-house Art-ER, per garantire un’offerta di servizi sul territorio con standard qualitativi uniformi e coerenti anche in termini di comunicazione esterna.

Le proposte dovranno riguardare servizi di accoglienza e accompagnamento offerti in modo personalizzato ai giovani talenti e a loro familiari per l’accesso ai servizi primari del territorio, al trasporto pubblico locale, per l’accesso alle residenzialità, per l’accesso ai servizi educativi, formativi e per il lavoro; ma anche a servizi di promozione dell’offerta culturale, e per la partecipazione all’associazionismo regionale e alle attività del terzo settore; nonché delle opportunità per la fruizione di servizi per accrescere la conoscenza della lingua italiana.

Visibilità a lavoro e carriere

Fondamentale sarà la promozione del contesto locale; in particolare rispetto alle vocazioni del sistema territoriale imprenditoriale, dell’università, della ricerca e dell’innovazione; nonché a favore delle imprese locali al fine di dare visibilità di opportunità di lavoro e carriera a favore di giovani talenti ad elevata specializzazione; in particolare per le posizioni e figure professionali ad alta specializzazione e di difficile reperibilità.

I progetti potranno anche riguardare l’organizzazione di eventi (in presenza o in modo virtuale) che coinvolgano giovani talenti esteri e imprese del territorio per promuovere le figure professionali ricercate dai territori; e in ultima istanza per l’incrocio fra domanda e offerta di lavoro, nonché la predisposizione di siti web informativi sull’iniziativa e i servizi offerti, anche mediante la pubblicazione di apposite pagine web (“Area Talent”) inserite nei siti istituzionali degli enti attuatori e appositamente dedicate.

Più partner

Infine, conclude l’avviso della Regione, si potrà prevedere la costituzione di partenariati per potenziare i servizi offerti anche con protocolli di collaborazione o accordi operativi con soggetti pubblici e privati; tra i quali gli Atenei, l’Agenzia Regionale per il diritto agli studi Superiori (Er.Go), gli istituti per l’Alta Formazione artistica, musicale e coreutica (Afam), istituti per la formazione tecnica superiore (Its), centri di ricerca pubblici e privati, imprese, e altri soggetti dell’ecosistema regionale della ricerca, dell’alta formazione e dell’innovazione.

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