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Il Grande Fratello Vip: perfetto per sentirsi dei Nobel

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Il Grande Fratello Vip: trash o non trash, attira dai 4 ai 5 milioni di telespettatori per puntata, col 39% di share tra i giovanissimi (15-19 anni). E indipendentemente da come finirà, la star finora è soprattutto Malgioglio. Pensare che il 70enne, di suo, non ha proprio nulla di clamoroso. Eppure acchiappa, e fa audience alla testa della truppa dei reclusi della CasaNon vogliamo parlare delle complesse strategie sottese al gioco. O dei rimandi per le nomination del programma condotto da Ilary Blasy. Ma del perché piace così tanto una trasmissione basata sullo spiare dei personaggi famosi anche nei loro momenti più intimi. E senza nessuna concessione alla vergogna.

Il Gf, Mike ed Umberto Eco 

Il meccanismo vincente sembra proprio quello del “re nudo”. I vip si rivelano più umani di noi. E forse è questo che ci piace. Se volessimo volare alto – e, data la cifra della trasmissione, parrebbe azzardato – potremmo citare anche la “Fenomenologia di Mike Bongiorno” di Umberto Eco. E cioè, se ci rendiamo conto che anche le star della tv russano, hanno comportamenti maleducati, battibeccano per il formaggio grana, ci sentiamo migliori di loro. O, per dirla con Eco, “Mike Bongiorno non si vergogna di essere ignorante e non prova il bisogno di istruirsi. Entra a contatto con le più vertiginose zone dello scibile e ne esce vergine e intatto. Pone gran cura nel non impressionare lo spettatore, non solo mostrandosi all’oscuro dei fatti, ma altresì decisamente intenzionato a non apprendere nulla”.

Grande Fratello: sentirsi da Nobel

Cosa vogliamo dire? Che sentendo i discorsi o le prove “scolastiche” della blogger Giulia De Lellis, dei fratelli di Belen Rodriguez, della già esclusa ma esilarante Carmen di Pietro, fino a quelli della cinguettante Corinne Cléry, chiunque si sente meritevole del premio NobelMa il format del Grande Fratello Vip acchiappa. Malgioglio che si fa la tinta e si trucca per ore, Corinne Cléry che si mette il ghiaccio sugli occhi o litiga nel peggiore dei modi con l’ex rivale Serena Grandi fa aumentare lo share.

Un popolo di guardoni

Allora dobbiamo concludere che gli Italiani sono un popolo di voyeur e di guardoni? Forse sì, ma il successo deriva proprio dal fatto che i reclusi sono persone in gran parte già conosciute. E così vengono smitizzate. Raffaello Tonon, il re delle televendite, l’abbiamo sempre visto perfettamente abbigliato e sbarbato, preso dalla luce giusta e senza altri interlocutori. Oggi lo vediamo in maglietta e calzoncini sdruciti, la barba lunga, che taglia le cipolle e lava i piatti. Malgioglio tra le luci della ribalta duettava con la Vanoni o Mia Martini. Ora passa il mocio e si stira le camicie.

Dai tempi di Dante

Sembra la vittoria dell’eterno contrappasso dantesco. E probabilmente l’Alighieri ci aveva preso: descrivere i potenti del tempo flagellati dalle fiamme o imprigionati nel ghiaccio faceva audience già in pieno medioevo. L’unica lezione etica – altro termine un po’ azzardato per il Gf vip – che ci arriva dalla Casa è legata alla totale assenza di tv e smartphone. Dunque, è scientificamente dimostrato che si può vivere anche senza, almeno per qualche giorno.

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Massimo Solari è avvocato cassazionista e scrittore. Ha pubblicato diversi volumi sulla storia di Piacenza e alcuni romanzi. Ha tenuto conferenze e convegni sulla storia di Piacenza. Ha collaborato con le riviste Panoramamusei, L'Urtiga, e scrive sul quotidiano Italia Oggi.

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