Opinioni

Imma Tataranni: quando in tv il successo premia la qualità

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Vanessa Scalera, la protagonista della serie tv di Rai1 "Imma Tataranni, Sostituto Procuratore"

Imma Tataranni ha salutato il suo pubblico con un ottimo risultato, ma senza il botto finale. Dopo essere ritornata infatti sopra i 5 milioni nella penultima puntata, la serie di Rai1 ha chiuso i battenti domenica 27 ottobre con uno share del 22,2% e 4.742.000 telespettatori.
Poco male, solo un pizzico di amaro in bocca per una fiction che a dispetto delle critiche, non sempre benevole, ha comunque sbancato l’Auditel. E questo nonostante in molti non ci avessero scommesso un granché. Invece quelli che potevano apparire dei punti di debolezza si sono rivelati i punti di forza della serie tv Imma Tataranni, Sostituto Procuratore.

Fenomeno Vanessa

Il primo punto determinante per il successo della fiction è stato la scoperta di Vanessa Scalera. Attrice brava e non altrettanto famosa, con la sua Imma ha sfruttato al meglio l’occasione per farsi conoscere ed apprezzare dal grande pubblico televisivo. I suoi registri, dal drammatico all’ironico, per disegnare questa donna magistrato dura e sensibile, a volte goffa e un po’ tamarra, presa da un lavoro difficile e con una vita privata solo apparentemente banale, hanno conquistato il pubblico.

Ed emergere non era facile, duettando di volta in volta con volti noti come Massimiliano Gallo (il marito Pietro), Carlo Buccirosso (il procuratore capo Vitali) o Cesare Bocci (il faccendiere Romaniello). Un cast di prim’ordine al fianco di Vanessa, dove vanno almeno ricordati Alessio Lapice (il carabiniere Calogiuri, assistente di Imma e suo grande ammiratore), Barbara Ronchi (Diana, cancelliera ed ex compagna di scuola della Tataranni) e Alice Azzariti (la complessa figlia di Imma).

Tanta umanità

Il secondo punto di debolezza che poi si è rivelato vincente è stato il racconto delle vicende di Imma. Mescolando il sacro (indagini su omicidi complicati) e il profano (storie personali da commedia), la narrazione poteva cadere nella trappola dell’ovvio, offrendo un piatto scontato. Invece no, non è avvenuto, se non in pochissimi passaggi quasi fisiologici. E qui il merito va a chi ha scritto le sceneggiature dei sei episodi, tratte dai romanzi di Mariolina Venezia, e al regista Francesco Amato, che le ha valorizzate al meglio. Questo infatti è l’altro fattore chiave del successo della fiction di Rai1: l’aver messo in luce un’umanità plausibile senza cadere nei cliché del meridionalismo. Un’umanità fatta pure di piccole cose, che a volte aiutano Imma a risolvere i casi più difficili.

Ciò è avvenuto anche grazie alla scelta di una recitazione contrassegnata dalle parlate e dalle inflessioni lucane; cosa che ha calato ancor di più lo spettatore nelle storie e per le strade di Matera. Una scelta premiante, che in questo periodo è merce rara in tv, con fiction spesso svilite da una recitazione dove predominano accenti e dizioni che nulla hanno a che fare con personaggi e ambientazioni portati sul piccolo schermo.

Matera forever

E veniamo al terzo punto che da debole si è fatto forte e ha catturato definitivamente il pubblico di Rai1. La Matera di Imma rischiava di diventare un’ingombrante cartolina per turisti. I presupposti celebrativi c’erano tutti, a partire dall’ultimo riconoscimento dato alla Città dei Sassi, già patrimonio dell’Unesco, divenuta Capitale europea della cultura 2019. Invece così non è stato: Matera e i suoi dintorni sono rimasti sullo sfondo della fiction con calcolata discrezione; senza mai prendere il sopravvento e mettendo comunque in luce tutti i particolari della loro straordinaria bellezza.

Imma verso il bis

A questo punto la domanda è d’obbligo: vedremo Imma Tataranni in una seconda serie tv? “È nell’aria”, ha risposto la Scalera. Gli ingredienti ci sono tutti: dagli ottimi ascolti al cast affiatato e alle tante vicende lasciate in sospeso da un finale aperto. Il possibile ritorno sul set è confermato anche dalle parole del regista all’Ansa. “Ne stiamo parlando concretamente con la Rai, la produzione, gli sceneggiatori: il pubblico ci scrive e ce lo chiede”, ha detto Amato. E allora prepariamoci a tornare in quel di Matera, dove di certo Imma Tataranni ci riserverà altre sorprese di qualità.

 

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Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.

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