Martina Asero è una forza della natura. Classe 1987, insegnante catanese, è la dimostrazione che i grandi della letteratura, anche quelli più ingessati, quelli dei noiosi libri di scuola, possono essere raccontati in modo divertente e pieno di vita. Come? Attraverso una serie di ironici video sul suo canale YouTube Ima AndtheBooks.
Non era una brava persona
Già il titolo della serie scelto da Martina è tutto un programma: associa al nome del mostro sacro di turno (Alessandro Manzoni, Silvio Pellico, Ugo Foscolo, Giacomo Leopardi…) la conclusione “… non era una brava persona”.
Ma lungi dall’essere dissacrante, nei suoi video la giovane prof entra comunque con grazia pungente in quelle vite non sempre felici, anzi spesso problematiche, svelando vicende e retroscena che mettono in una luce diversa questi grandi della letteratura italiana.
Un tuffo al liceo
E allora ecco biografie narrate in mezz’ora dove di volta in volta fanno capolino personaggi un po’ dimenticati come Carlo Imbonati, Enrichetta Blondel, Fanny Targioni Tozzetti, Isabella Teotochi Albrizzi, Ippolito Pindemonte, Monaldo Leopardi, Luigia Pallavicini caduta da cavallo (che non è la stessa dell’Amica risanata, che era invece Antonietta Fagnani Arese… quanti 5 in letteratura!): una serie di nomi che a noi fanno sobbalzare il cuore nel petto, perché sono lontanissimi ricordi di scuola, ma pensiamo che raccontati così possano piacere anche a chi dietro quei banchi è ancora seduto.
Oltretutto, in rapporto al non facile argomento, con risultati da promettente influencer letteraria, visto che al canale di Martina sono già iscritte oltre 18mila persone; e ci sono video, come quello dedicato a Leopardi, che hanno superato le 133mila visualizzazioni in un mese.
Perché ci piace
Il merito di Marina Asero è che non fa solo sorridere ma fa anche pensare. Perché racconta le biografie di questi scrittori dell’Ottocento con brio e col rigore scientifico che deriva dalla sua laurea in Lettere. All’inizio ti attira la voce, simile a quella di Teresa Mannino; poi c’è l’eloquio ben calibrato che ti invita a seguire il ragionamento.
Terminata la biografia, intervallata da osservazioni acute (“Vedete che serve studiare il francese? Silvio Pellico ci ha campato”) Martina compie una carrellata sulle opere principali, e commenta I Sepolcri e Le ultime lettere di Jacopo Ortis del Foscolo, poi i Promessi Sposi e gli Inni sacri, Marzo 1821 e Il cinque maggio per Manzoni. Di Leopardi sceglie il Canto notturno di un pastore errante dell’Asia e La ginestra... Ricordate, sepolto nella nostra memoria, A Zacinto? O l’ode a Bonaparte liberatore?
Tanti interessi, un’unica passione
Martina Asero però non è solo questo: ha una seconda laurea in Lingue, studia canto, danza e recitazione; si trasferisce per qualche anno a Londra e poi a Roma; nel 2008 pubblica il romanzo Blind con Gruppo Albatros Il Filo, e nel 2016 Il sogno e la visione (Edizioni Europa). Ora insegna alla scuola media di Pedara, in provincia di Catania, alle pendici dell’Etna.
I suoi video poi trattano anche altri argomenti, dalla letteratura americana a La peste di Camus, da David Copperfield a I ragazzi della via Pal…
Ma sentiamo che cosa ci racconta direttamente Martina di quest’avventura digitale:
Mi riterrà banale, ma in che modo è cominciata la sua vita in video?
“Ho iniziato a seguire YouTube Book nel 2015. Si tratta di un gruppo di lettori che commentano e recensiscono i libri che hanno appena letto. La cosa mi intrigava e così nell’estate 2016 inizio a mia volta a utilizzare il canale YouTube”.
Come le è venuta l’idea di “…non era una brava persona”?
“È quello che insegno ogni giorno a scuola; mi sembrava la cosa più naturale del mondo. Anche se a scuola mi interrompono più spesso (ride). E non avrei mai pensato che questi miei video suscitassero reazioni così negative”.
Negative?
“Certo, il canale è aperto a tutti, senza filtri, e molti mi criticano perché vogliono una scuola più paludata, convenzionale”.
Spero che non si lascerà scoraggiare…
“Si figuri, io vado avanti per la mia strada, quella in cui credo”.
Ha fatto altre esperienze su YouTube?
“Durante il lockdown ho sperimentato l’audiolettura del mio romanzo “Il sogno e la visione”. Poi, per ingannare il tempo, mi sono messa a studiare il giapponese”.
Addirittura?
“Ci sono stata pochi anni fa, con mio marito. Il Giappone mi ha sempre affascinato per la sua cultura, la sua filosofia e anche per la sua cucina. Ma soprattutto per la sua la lingua: dietro ogni ideogramma c’è un mondo di significati. Non si smetterebbe mai di imparare. Poi, durante il lockdown, che cosa volevi fare?”.
E noi, che invece abbiamo l’abbiamo utilizzato per cercare lieviti e cucinare pizze e focacce, a questo punto un po’ ci vergogniamo. Grazie Martina, anche oggi ci hai dato l’ennesima lezione.
Massimo Solari è avvocato cassazionista e scrittore. Ha pubblicato diversi volumi sulla storia di Piacenza e alcuni romanzi. Ha tenuto conferenze e convegni sulla storia di Piacenza. Ha collaborato con le riviste Panoramamusei, L'Urtiga, e scrive sul quotidiano Italia Oggi.