Massimo Trespidi è il nuovo presidente del Conservatorio Nicolini di Piacenza. La nomina è arrivata dal ministro Anna Maria Bernini, che guida il dicastero dell’Università e della Ricerca scientifica (Mur) ed è un’esponente di primo piano di Forza Italia. Nella corsa alla presidenza, Trespidi ha avuto la meglio su Alberto Squeri e Daniele Cassamagnaghi, gli altri componenti della terna inviata al Mur dal Consiglio accademico dell’istituzione musicale la scorsa primavera per scegliere il successore della presidente uscente Gianna Arvedi.
Il maratoneta
Vicepreside e docente di storia e filosofia al liceo Colombini, classe 1960, appassionato maratoneta, Trespidi è originario di Castel San Giovanni; esponente di Comunione e Liberazione, il professore vanta una lunga esperienza politica e amministrativa, che risale ai tempi della Democrazia cristiana, quando ne diventa vicesegretario provinciale nei primi anni 90 del secolo scorso. Un impegno proseguito brevemente nel Ppi che lascia per entrare nel Cdu e passare in Forza Italia (1998), di cui è coordinatore provinciale nel 2007, ruolo che mantiene anche nel Pdl.
Già vicesindaco di Castel San Giovanni, Trespidi ricopre lo stesso ruolo a Piacenza tra il 1998 e il 2002, nella giunta del sindaco Guidotti, in qualità di assessore alla Cultura. Presidente della Provincia tra il 2009 e il 2014, si riprende la scena politica nel 2017, quando si candida a sindaco di Piacenza con la lista civica Liberi, in concorrenza a Patrizia Barbieri, sostenuta dai partiti del centrodestra; il professore ottiene oltre il 13% dei consensi e poi resta all’opposizione dell’amministrazione Barbieri.
Doppio ruolo?
Nelle elezioni comunali del 2022 Trespidi stavolta si allea con Barbieri e ne sostiene la ricandidatura a sindaco di Piacenza. Sconfitti dal centrosinistra di Katia Tarasconi, i due oggi siedono tra i seggi della minoranza a palazzo Mercanti.
Dopo questa nomina triennale alla presidenza del Conservatorio Nicolini, qualcuno auspica che Trespidi si dimetta da consigliere comunale, anche se pare non ci sia incompatibilità tra i due ruoli. Tuttavia, chi lo conosce bene scommette che succederà l’esatto contrario. Il professore non farà nessun passo indietro e da maratoneta qual è resterà uno dei protagonisti della scena politica di palazzo Mercanti ancora per parecchio tempo.
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