Matera è a caccia di medici disoccupati o in cerca di nuove opportunità ma non li trova. Nell’ospedale cittadino e in quello di Policoro ci sono 14 posti liberi a tempo indeterminato. La retribuzione lorda di base è 74mila euro l’anno. E cioè uno stipendio netto minimo da 3mila euro al mese. Servono con urgenza 4 ortopedici, 4 medici per il pronto soccorso, 4 radiologi e 2 specialisti in medicina generale. Dietro quest’offerta di lavoro, che appare così allettante e qualificata per un dottore, c’è però un paradosso tutto italiano.
Assunti senza concorso
Da un anno L’Azienda sanitaria pubblica di Matera (Asm) è alla ricerca di questi professionisti, ma non riesce a trovare nessuna disponibilità. Anche l’ultimo termine per la presentazione delle candidature, lo scorso 27 febbraio, è andato deserto. Un caso che fa riflettere, visto il tasso di disoccupazione sul mercato del lavoro del nostro Paese che è al 12%.
La situazione d’emergenza consentirebbe di essere assunti dall’Asm solo presentando i titoli e superando un colloquio, come segnala anche il Corriere della sera. “Eppure nessuno si presenta”, ha confermato al quotidiano milanese Pietro Quinto, direttore generale dell’Asm. “Oppure accetta l’impiego e dopo pochi mesi, come è suo diritto, chiede il trasferimento ad altra sede. Noi proviamo a negarlo, adottiamo un atteggiamento che io definisco di legittima difesa, ma senza risultati».
Cultura e qualità della vita non attirano
La Basilicata è una terra bellissima. E l’insieme dei Sassi e del Parco archeologico e naturale delle Chiese Rupestri di Matera è stato dichiarato dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità nel 1993. Negli ultimi anni, soprattutto grazie al turismo e agli eventi culturali, molte cose sono migliorate. Tanto che nel 2019 la città sarà capitale europea della Cultura. Ma la possibilità di vivere in un contesto a misura d’uomo e di qualità, a circa mezz’ora dal mare (mentre Policoro è una località marittima), probabilmente ai medici che potrebbero essere assunti non basta.
Vincono i grandi ospedali
La verità è che “in Italia le scuole di specialità sfornano pochissimi professionisti all’anno”, ha spiegato il direttore generale dell’Asm. Così ormai ci sono più posti disponibili negli ospedali che candidati. E i medici preferiscono lavorare vicino a casa oppure in grandi strutture ospedaliere. “Loro sono in grado di scegliere e un luogo come la Basilicata finisce per essere penalizzato”, ha concluso Quinto. E intanto nei reparti di Matera e Policoro l’emergenza continua.
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