Mattarella a Piacenza: visto che non abbiamo potuto seguire per intero la visita del presidente della Repubblica, spazio al lato glam dell’evento, che a tratti addirittura ha distolto gli sguardi dal capo dello Stato per la prima volta in città. Impossibile infatti non soffermarsi sulle mise al femminile nel pomeriggio presidenziale. E su tutte hanno duellato le signore del Pd piacentino: il sindaco Katia Tarasconi in total black e l’onorevole Paola De Micheli in total white. A fargli da ancelle, non ce ne vogliano, due presidenti: quella della Regione, Irene Priolo, in giacca e pantalone beige, e quella della Provincia, Monica Patelli, in completo scuro.
All’arrivo a palazzo Gotico, in diversi a commentare: chissà se Katia e Paola si saranno messe d’accordo, per riuscire in tanta differenza. La prima cittadina era raggiante, con un acconciatura dai capelli raccolti e una ciocca che scendeva a sinistra: vestiva una blusa nera dalle maniche finemente traforate, un pantalone in tinta, e colpiva per l’eleganza discreta, impreziosita da un filo di perle. L’onorevole invece aveva scelto il colore opposto, un completo bianco candido, sempre con un pantalone a zampa d’elefante: accompagnata dal caschetto d’ordinanza, De Micheli si prendeva la scena in una giornata che più uggiosa non si può.
Insomma, quasi che le due primedonne piacentine ieri pomeriggio fossero uno yin e yang dal sapore orientale, che ben si attagliava al filosofeggiare degli ultimi giorni col Festival del Pensare Contemporaneo. Il simbolo di una dualità complementare, tutta al femminile, che governa la città, in un’alleanza tra Tarasconi e De Micheli, senza la quale c’è chi dice che a Piacenza oggi non si va da nessuna parte.
Dal Gotico al Municipale
Ma torniamo al pomeriggio presidenziale, dove tra gli abiti di rito e il relativo interesse cittadino, con poche persone davanti a palazzo Gotico e Municipale, spiccava la presenza del prefetto Paolo Ponta, del deputato Tommaso Foti, capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, e della senatrice leghista Elena Murelli, anche lei in total white.
Finito il primo tempo a palazzo Gotico, con l’abbraccio dei 350 ragazzi a Mattarella, che per loro ha usato parole di miele e di stimolo, tutti a teatro per il concerto dei 220 anni del Municipale. Con il sindaco Tarasconi al fianco del presidente a ingentilire il palco reale e l’onorevole De Micheli in platea a illuminare il parterre.
Quel parterre della Piacenza bene e dei palazzi del potere, dove all’uscita dallo spettacolo si notavano il vescovo Adriano Cevolotto, l’ex ministro Pierluigi Bersani, l’assessore regionale Vincenzo Colla, il consigliere a Bologna di FdI, Giancarlo Tagliaferri. Poi diversi sindaci della provincia, come Romeo Gandolfi di Fiorenzuola; assessori cittadini, a partire dal vicesindaco Matteo Bongiorni, e consiglieri comunali, qui citiamo ancora eleganti signore, come Angela Fugazza, Costanza De Poli e Gloria Zanardi, capitanate dalla presidente del Consiglio Paola Gazzolo.
Forte anche la presenza degli esponenti dell’intero tessuto economico e sociale piacentino. Un lungo elenco di presidenti, a partire da Roberto Reggi della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Poi ecco Nicola Parenti di Confindustria, Dario Costantini di Cna, Filippo Gasparini di Confagricoltura, Cristian Camisa di Confapi, Luigi Bisi del Consorzio di Bonifica e Antonino Coppolino di Confedilizia; e ancora direttori di associazioni, da Roberto Gallizioli di Coldiretti a Luca Groppi di Confindustria; senza dimenticare imprenditori come Dario Squeri, e rappresentanti del mondo universitario, come il prorettore del Politecnico Dario Zaninelli; tutte figure che insieme muovono l’economia del territorio e non potevano di certo mancare al concerto con Mattarella.
Alla fine però la domanda glam sul pomeriggio presidenziale era una sola: chi ha vinto, il total black di Katia Tarasconi o il total white di Paola De Micheli? Forse è stato un pareggio, in attesa della prossima sfida…
Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.