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Melania Trump: la First lady indipendente che sta lasciando il segno

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Melania Trump (foto: Delano Scott)

Melania Trump: la 45ª First lady da un anno è sotto i riflettori dei media mondiali. E da allora, incurante delle critiche e con un comportamento sempre più indipendente da The Donald, è arrivata al top del gradimento. Melania oggi piace al 44% degli americani e non ha nessuna intenzione di fermarsi.

Dalla Slovenia alla Florida

Nata in Slovenia 47 anni fa, Melanija Knavs a soli 16 ha cercato di mettere a profitto il suo metro e 80 e i suoi occhi azzurri per sfondare nel mondo della moda. A 18 è già a Milano a sfilare per le grandi firme. Poi Parigi, infine, nel 1996, sbarca a New York. Nel 1998, alla settimana della moda della Grande Mela incontra Donald Trump. Dopo aver fatto impazzire i giornali di gossip, nel 2005 il tycoon, di 24 anni più anziano, la sposa a Palm Beach, in Florida.

L’occhiata di fuoco

Lo scorso 20 gennaio all’inauguration day arriva il primo segnale della sua personalità. In abito Ralph Lauren color azzurro pastello sotto il ginocchio, con giacca a collo alto, maniche corte e guanti in tinta, l’algida Melania colpisce tutti. Per l’eleganza? Non solo: con un’occhiataccia suggerisce al marito di mettere la mano sul cuore all’esecuzione dell’inno nazionale. E da lì ne ha “combinate” altre, dimostrando tutto il suo carattere. Quando? Presentandosi per esempio dal sovrano dell’Arabia Saudita senza il velo di prammatica. Velo indossato invece per la visita a Papa Francesco, lei, la prima First lady cattolica dopo Jacqueline Kennedy. E Melania si è fatta notare ancora a Tel Aviv e a Roma, quando ha ostentatamente rifiutato di stringere la mano del marito mentre la coppia scendeva la scaletta dell’Air Force One.

Melania al top

Negli scorsi giorni la sua portavoce, Stephanie Grisham, ha spiegato che “la First lady è indipendente e agisce indipendentemente da suo marito“. Un comportamento che, come dicevamo, le ha consentito di scalare la classifica del gradimento. Così, mentre la popolarità di Melania vola sopra il 44%, Donald è in caduta libera. Solo il 38% degli americani, per un sondaggio di Nbc e Wall Street Journal, approva il lavoro finora svolto dal tycoon. Si tratta del rating più basso mai registrato da un presidente americano in epoca moderna nei primi nove mesi di mandato. Nello stesso periodo la popolarità di George W. Bush era all’88%, quella di Barack Obama al 51%, quella di Bill Clinton al 47%.

Il tacco 12 non perdona

Ma torniamo alla First lady. Ogni tanto anche lei è vittima di una caduta di stile. Come nel caso del tacco 12 col quale si presenta a fianco del marito nella visita agli Stati del sud devastati dall’uragano Harvey. Però la first lady riesce sempre a trovare le parole giuste – che mancano a Donald – per confortare i senza tetto o per intervenire con durezza sullo scandalo Weinstein. Del resto un deciso commento del presidente americano sul potente produttore hollywoodiano sarebbe suonato stonato, vista la risaputa opinione del tycoon sulle donne in generale.

Melania: orto e spending review 

Oltre all’indipendenza, ha pagato anche il basso profilo tenuto Melania, forse perché bilancia l’esuberanza di The Donald. La First lady ha pure fatto suo l’orto coltivato da Michelle Obama nel giardino della Casa Bianca e continua la campagna in favore dell’alimentazione salutista. Poi, cosa che da noi sarebbe un successo assoluto, ha ridotto il personale del suo ufficio: 4 dipendenti contro 16, che costano ai contribuenti 486.000 dollari all’anno contro gli 1,24 milioni di Michelle.

Lotta al cyberbullismo

In più, Melania si è data alla lotta contro il bullismo, anche per reazione alla pesante campagna che sulla rete è stata condotta contro suo figlio Barron. Nei primi mesi del suo soggiorno alla Casa Bianca circolavano dei video montati ad arte in cui il ragazzo veniva bollato come autistico. Così è arrivata anche la solidarietà di Chelsea Clinton, oggi giovane madre. “Grazie @ChelseaClinton – ha risposto Melania – è così importante supportare tutti i nostri ragazzi a essere se stessi! #StopChildhoodBullying”. Insomma, tacco 12 a parte, finora Melania non ne ha sbagliata una.

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Massimo Solari è avvocato cassazionista e scrittore. Ha pubblicato diversi volumi sulla storia di Piacenza e alcuni romanzi. Ha tenuto conferenze e convegni sulla storia di Piacenza. Ha collaborato con le riviste Panoramamusei, L'Urtiga, e scrive sul quotidiano Italia Oggi.

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