Economia

Mercato immobiliare, forte contrazione in provincia di Piacenza (-9,6%)

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Mercato immobiliare: forte contrazione in provincia di Piacenza. Nel primo semestre del 2024 sono state registrate 2.034 compravendite nel comparto residenziale (abitazioni e loro pertinenze), in calo del 9,6% rispetto al primo semestre del 2023.

Secondo i dati dell’Osservatorio del mercato immobiliare (Omi) dell’Agenzia delle Entrate per numero di transazioni normalizzate (Ntn) – analizzati dall’Ufficio statistica della Provincia di Piacenza – si accentua quindi la flessione delle transazioni, già avviata nei primi sei mesi dello scorso anno (-4,2% sullo stesso periodo del 2022), nel quadro di un rallentamento fisiologico del mercato.

Il tutto dopo i forti incrementi registrati nell’immediato periodo post-pandemico, ma anche a causa del costo più elevato dei mutui concessi dalle banche. La contrazione evidenziata dal mercato immobiliare piacentino è stata inoltre più ampia di quelle che si osservano in Emilia-Romagna (-1,8%) e in Italia (-2,8%), anticipando andamenti che probabilmente vedremo più diffusamente a livello territoriale nel prossimo futuro.

Da un lato, i dati mostrano ancora la permanenza delle compravendite residenziali su buoni volumi complessivi, sempre superiori ai massimi storici rilevati alla fine del 2011 e del 2018, e con un guadagno rispetto al pre-Covid di circa il 30%, quando a livello regionale e nazionale questo si attesta attorno ad un più modesto 10-15%.
Dall’altro, tuttavia, il permanere di condizioni di accesso al credito meno favorevoli ed il forte ridimensionamento dei contributi statali per le ristrutturazioni edilizie e l’efficientamento energetico (che hanno rappresentato negli ultimi anni un importante incentivo all’acquisto di un’abitazione) portano a prevedere per il mercato immobiliare (ed il settore edilizio) una fase di ulteriore contrazione.

l numeri del calo

Considerando più nel dettaglio i dati trimestrali, le transazioni sono risultate 887 tra gennaio e marzo 2024, in calo del 13,7% sul 1° trimestre 2023; e 1.147 tra aprile e giugno, in discesa del 6,1% sul corrispondente trimestre dell’anno precedente.



A livello territoriale, il capoluogo Piacenza, con 757 compravendite di abitazioni nel 1° semestre 2024, ha assorbito il 37,2% delle transazioni complessive, mostrando un’incidenza sul totale provinciale che risulta in tendenziale ripresa successivamente alla crisi pandemica del 2020; la variazione sul 1°semestre 2023 è stata di -6,9%, mentre sul 1°semestre 2019 è di +12,2%. Nel resto del Piacentino le compravendite di abitazioni durante i primi sei mesi del 2024 sono state invece 1.278, l’11,1% in meno di un anno prima, ma ancora in aumento di quasi il 40% rispetto ai valori pre-covid.

La dinamica dei prezzi

L’evoluzione del volume delle compravendite degli immobili residenziali è associata ad una dinamica dei prezzi delle abitazioni oggetto delle transazioni che risulta in ulteriore calo, prosegue la nota. Gli ultimi dati dell’Omi contenuti nel rapporto regionale dell’Emilia-Romagna riferiti al 2023 evidenziano infatti per la provincia di Piacenza nel suo complesso una quotazione media di 1.043 euro al metro quadro, in contrazione del 3,7% rispetto al 2022, e con differenze tra i vari ambiti territoriali comprese tra il -6,4% della Media Val d’Arda e il -2% della Media Val Trebbia-Val Nure. A Piacenza città, che registra la quotazione più alta pari a 1.322 euro al metro quadro, la variazione negativa è stata del 4,6% (dopo il -3,9% nel 2022).



Come mostra il grafico, i prezzi tengono generalmente di più, in un’ottica di medio-lungo periodo (dal 2014), al di fuori del capoluogo, cosa che viene confermata anche nell’ultimo passaggio 2023/2022, con un calo delle quotazioni (-3,1%) inferiore a quello medio provinciale. Va sottolineato però come l’andamento negativo dei prezzi mostrato sia dal capoluogo, sia dal resto del territorio piacentino, continui a risultare in controtendenza rispetto alle variazioni medie regionali (che sono invece positive e crescenti, rispettivamente +1,1% e +0,8%) e a quelle registrate nelle altre province emiliano-romagnole, conclude la nota dell’Ufficio statistica della Provincia di Piacenza.

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