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Meryl Streep, tutti i volti di una diva infinita

Meryl Streep il 22 giugno prossimo spegnerà 71 candeline. Oltre ad essere un’attrice poliedrica, è una donna da sempre impegnata nel sociale. Dopo la laurea a Yale intraprende la carriera teatrale, seguita dall’esordio cinematografico nel 1977 col film Giulia di Fred Zinnemann. La ragazza è una vera perfezionista. E ogni sua apparizione è sinonimo di eleganza e raffinatezza. Motivo per cui, nel corso degli anni, è stata spesso accusata della ricerca quasi maniacale della perfezione. Ma è proprio questa continua ricerca che convince ogni volta lo spettatore che Meryl Streep non esiste, ma che esistono i suoi personaggi.

Durante i suoi oltre quarant’anni di carriera cinematografica la figura della donna è sempre stata al centro delle sue performance. Attrice dai lineamenti “spigolosi” e dalla bellezza singolare, Meryl ha interpretato un’infinita gamma di ruoli che hanno saputo conquistare indistintamente sia critica che pubblico.

La Streep ha interpretato donne tutte diverse tra loro. La sposa abbandonata de Il cacciatore, la moglie insoddisfatta di Kramer contro Kramer, la casalinga disperata de I ponti di Madison County, l’avventurosa scrittrice de La mia Africa, la spietata direttrice di una rivista di moda de Il diavolo veste Prada e l’attivista per i diritti delle donne di Suffragette sono solo alcuni esempi della sua sfavillante carriera.    

Sommersa dai premi

Meryl infatti è tra le attrici più premiate di Hollywood; con 21 candidature all’Oscar, ha vinto tre statuette: nel 1980 come migliore attrice non protagonista per il film Kramer contro Kramer, nel 1983 e nel 2012, entrambe le volte, come migliore attrice protagonista per i film La scelta di Sophie e The Iron Lady. Con ben 32 nomination, è vincitrice di nove Golden Globe, di cui uno alla carriera. In più è stata premiata con due David di Donatello, tre Emmy Awards, una Palma d’oro a Cannes, un Orso d’oro a Berlino e numerosi altri premi.

Non solo cinema

Il 24 novembre 2014 ha ricevuto poi la Medaglia Presidenziale della Libertà da parte dell’allora presidente degli Stati Uniti Barack Obama con la motivazione di “Aver reso il mondo più forte, più saggio, più bello e più umano.” Obama ha lodato il talento dell’attrice, immenso e “senza pari”, e la sua capacità di promuovere empatia sullo schermo e non solo.

L’attrice americana, infatti, ha una lunga lista di riconoscimenti, anche nel sociale. Da anni è sostenitrice di campagne a favore dell’ambiente come Mothers and Others, gruppo in difesa dei consumatori per l’agricoltura sostenibile. E da sempre la Streep è attiva per i diritti delle donne.

Meryl e il #MeToo

Nel 2017 è scoppiato lo scandalo delle molestie sessuali ad Hollywood dopo che alcune attrici hanno denunciato il produttore della Miramax Harvey Weinstein. All’attrice è stato chiesto più volte di aderire al movimento femminista #MeToo, volto a denunciare le violenze subite dalle donne sul posto di lavoro, ma la Streep non lo ha mai fatto.

Così è stata accusata d’ipocrisia per aver taciuto anche se, secondo alcune colleghe, era a conoscenza dei fatti di cui l’ex produttore della Miramax, con il quale ha lavorato diverse volte, è stato incolpato. Lei però, si è sempre difesa, dichiarando di non essere al corrente di cosa facesse Weinstein. E di non essere mai stata vittima di violenza durante le riprese dei suoi film, né su altri set.

Il tempo è scaduto

Dopo lo scandalo che ha travolto Hollywood, è nata l’associazione Time’s Up e Meryl Streep è tra i suoi finanziatori. Time’s Up ha lo scopo di denunciare le molestie sessuali in qualsiasi posto di lavoro esse avvengano. Con un budget di oltre 13 milioni di dollari l’associazione s’impegna a pagare le spese legali delle normali cittadine che vogliono denunciare i loro aggressori e a proteggerle dalle conseguenze che queste possono avere sulle loro vite personali.

Nel 2018 durante la conferenza stampa per la presentazione, in Italia di The Post, film che la vedeva protagonista al fianco di Tom Hanks, la Streep ha detto: ”L’aria è cambiata, sono ottimista, stiamo vivendo una stagione emozionante. Non so bene perché ci abbiamo messo così tanto a dire Time’s up, tempo scaduto, ma finalmente al Congresso, nell’industria, nel settore militare e in ogni luogo di lavoro come un’onda le donne dicono basta al silenzio, al trattamento di diseguaglianza, alle prevaricazioni. Le donne hanno sempre lottato per affrontare questi problemi; ma solo quando la lotta ha toccato i boss di Hollywood le persone hanno preso coraggio. Prevedo qualche passo indietro nel movimento, ma poi si andrà avanti perché ormai il tempo è scaduto”.

Uno sguardo al futuro

E oggi, che cosa fa l’ormai 71enne Meryl? Continua a recitare naturalmente. E lo fa ai massimi livelli, sfruttando tutti nuovi i canali a partire dallo streaming tv. Tra i progetti annunciati c’è un nuovo film con la Streep che torna a collaborare con Steven Soderbergh dopo Panama Papers, il film del 2019 prodotto da Netflix. Perché una diva è sempre una diva, anche sul piccolo schermo.

 

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Caterina Pagani è laureata in Scienze della Natura e dell’Ambiente all’Università di Parma. Pur avendo un percorso di studi scientifico, ha sempre amato la letteratura.
Studia il pianoforte ed è appassionata anche di cinema e viaggi. Ha gestito un caffè letterario collaborando con artisti emiliani, lombardi e provenienti da altre regioni d’Italia. Da quasi un anno ha aperto un blog personale, il Barile dello Zucchero, dove scrive articoli sugli argomenti che le piacciono e diari di bordo dei suoi viaggi.

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