I business miliardari? Computer, e-commerce, finanza. E poi abbigliamento e social. Questi sono nell’ordine gli affari più redditizi del mondo. Almeno a guardare i primi cinque posti della classifica dei Paperoni del pianeta secondo l’indice dei miliardari stilato da Bloomberg.
Bezos sale al 2° posto, ma Bill Gates è irraggiungibile
Amazon, il colosso dell’e-commerce, nel 2017 ha già guadagnato 10,2 miliardi di dollari in Borsa. E così, grazie all’andamento delle sue azioni, il 53enne Jeff Bezos, proprietario di Amazon, adesso è diventato il secondo uomo più ricco del mondo con un patrimonio di 75,6 miliardi.
Ma questa valanga di dollari non basta per impensierire Bill Gates. Il numero uno di Microsoft dorme sonni tranquilli. E resta saldamente al primo posto tra gli uomini più ricchi del mondo dall’alto dei suoi 86 miliardi, 10,4 in più di Bezos.

Buffett scende al terzo posto
Grazie al business degli acquisti online, Bezos ha scalzato dalla seconda posizione Warren Buffett. Il big della finanza statunitense scende così al terzo posto della classifica di Bloomberg, superato di 700 milioni. A 86 anni Buffett conta infatti su un patrimonio che ammonta a 74,9 miliardi.

Zara batte Facebook
Sul quarto gradino siede il patron di Zara, Amancio Ortega. E lo spagnolo chiude il ristretto club dei miliardari con un patrimonio superiore ai 74 miliardi, dato che ne conta 74,2. Al quinto posto, distanziato di quasi 13 miliardi, c’è il creatore di Facebook, Mark Zuckerberg, che ha accumulato 61,4 miliardi. Ma dalla sua mister Facebook ha tutto il tempo per scalare la classifica, visto che non ha ancora compiuto 33 anni.

Gli altri paperoni europei
Oltre al patron di Zara, l’Europa nella classifica vede il francese Bernard Arnault, patron di Louis Vuitton, al 10° posto con 43,5 miliardi. Poi bisogna scendere al 14° per trovare il proprietario di Ikea, lo svedese Ingvar Kamprad che ha un patrimonio di 41,8 miliardi.

Due italiani nei primi 100
E gli italiani? Per trovare il primo bisogna scorrere la graduatoria fino al 32° posto dove c’è Giovanni Ferrero (21,9 miliardi), titolare dell’omonima azienda dolciaria. E nei primi 100 c’è solo un altro italiano: Leonardo Del Vecchio, che grazie a Luxottica, con 18,6 miliardi siede sul 43° gradino della classifica Bloomberg.

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