A Piacenza si accettano scommesse su chi finanzierà i lavori del parcheggio interrato di piazza Cittadella. L’ultima tappa di una vicenda lunga 12 anni parte lo scorso 31 luglio. In fretta e furia passa una delibera del Consiglio comunale che approva il Piano di riequilibrio economico-finanziario a favore di Piacenza Parcheggi-Gps, società che fanno capo al principe siciliano Filippo Lodetti Alliata. Poi, dopo qualche mese, siamo all’addendum contrattuale con il Comune; firmato il 22 dicembre 2023, dà il via libera ufficiale alla caccia per trovare chi finanzierà l’opera. Prima scadenza fissata al 20 gennaio 2024, prorogabile per l’allungamento dei tempi causato dalle procedure bancarie.
Il sì di Banca del Fucino
Arriva così il primo colpo di Piacenza Parcheggi-Gps, che si assicura il sostegno di Banca del Fucino; ma l’istituto di credito (12,4 milioni di euro di utile netto consolidato 2023) non garantisce l’intera bancabilità del cantiere che ha visto lievitare i costi da 10 a 14,7 milioni. E Poi? Solo niet e tante tensioni per il mancato rispetto dei tempi previsti dal cronoprogramma dell’operazione. Uno slittamento, imputato proprio alle procedure di bancabilità, con un ritardo che ormai si avvicina ai 90 giorni. E che è stato denunciato a più riprese in Consiglio comunale dalle opposizioni di centrodestra, contestato anche dagli uffici di palazzo Mercanti, e di cui l’Amministrazione del sindaco Pd Katia Tarasconi pare non veda ancora la fine.
Dapprima infatti sembrava aperto un dialogo con la Banca di Piacenza, mai confermato da via Mazzini, che non sarebbe andato a buon fine. Nelle giorni scorsi è circolato anche il nome del Gruppo Iccrea; la holding del credito cooperativo a Piacenza conta su Emil Banca, istituto che nel suo Consiglio di amministrazione vede il piacentino Francesco Milza, amministratore delegato di Cooperativa San Martino e presidente di Confcooperative Emilia-Romagna. Ma anche in questo caso Emil Banca si sarebbe sfilata.
Le voci sul Crédit e…
Una delle ultime indiscrezioni, smentita l’altro ieri su Libertà da Lodetti Alliata, è relativa a Crédit Agricole Italia, realtà ben radicata nel Piacentino in quanto “erede” anche della Cassa di Risparmio locale. In questo caso non va dimenticato il rapporto tra la costola nazionale del big francese e la Fondazione di Piacenza e Vigevano, che ha investito circa il 20% del suo patrimonio di oltre 380 milioni in titoli del Crédit. Come non va dimenticato che tra i manager piacentini ai vertici della banca spicca la figura di Fabrizio Reggi, tra l’altro fratello del presidente della Fondazione, Roberto Reggi.
Quest’ultimo, ad agosto 2023, si è esposto pubblicamente a favore del parcheggio sotterraneo. Un’infrastruttura che proprio Roberto Reggi, durante il suo secondo mandato da sindaco di Piacenza, nel 2008 aveva inserito nel Pano triennale delle opere pubbliche. Così, nonostante la smentita del patron di Piacenza Parcheggi-Gps, alcuni osservatori ritengono che sia ancora aperto un canale con il Crédit, perché affianchi la Banca del Fucino nell’operazione.
Non basta. Nelle ultime ore c’è chi ricorda che un altro big del credito emiliano presente a Piacenza potrebbe entrare in campo. Parliamo di Bper, controllata da Unipol, che già a ottobre 2015 aveva finanziato in corsa la costruzione del Park Vittoria a Reggio Emilia, consentendo a Lodetti Alliata di terminare i lavori. Sarà la soluzione anche questa volta? E se non fosse Bper, chi potrebbe togliere le castagne dal fuoco a Piacenza Parcheggi-Gps, prima che il Comune decida di far saltare il contratto per la mancata bancabilità dell’opera? Il tempo stringe. E come dicevamo all’inizio, si accettano scommesse…
Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.
Considerato il pro (modesto rispetto all’entità della spesa ) ed il contro (piuttosto ricco da molti punti di vista) sorge spontanea la domanda: cui prodest?