Piacenza: una provincia ricca e parsimoniosa. Con 56.362 euro pro capite, a fine 2024 è la quarta in Italia per risparmi delle famiglie (depositi bancari e investimenti). Meglio di lei fanno Milano (71.671), Biella (61.711) e Modena (57.238). Dopo Piacenza, seguono Genova (55.037) e Cuneo (54.558). In fondo alla classifica, Siracusa (15.659), Ragusa (15.576) e Crotone (12.964), con la media nazionale a 37.525 euro pro capite.
Non basta: con 26.869 euro pro capite, Piacenza è la terza provincia per depositi bancari, preceduta da Bolzano (29.692) e per un soffio da Milano (26.989). Nelle prime posizioni anche Belluno (24.912), Sondrio (24.834) e Isernia (24.674); nelle ultime, Siracusa (10.711), Trapani (10.580) e Crotone (9.322).
In questo quadro, i risparmi pro capite dei piacentini tra il 2022 e il 2024 sono cresciuti del 14,6%, con il totale che ha raggiunto i 16,2 miliardi di euro (+15,6%). In aumento anche la quota delle risorse investita in titoli, fondi o azioni: si è attestata a 8,5 miliardi (+36,2%), raggiungendo così il 52,4% sul totale dei risparmi. In leggero calo invece i depositi bancari, scesi nel 2024 a 7,7 miliardi (-0,9%, sempre sul 2022).
La classifica emerge dai dati di Banca d’Italia e Istat (al 31 dicembre 2024) elaborati da Fabi e Withub. Sono stati presentati oggi al convegno “Il piano UE per investire i risparmi degli europei nelle aziende europee”, organizzato da Connact, piattaforma di eventi per il confronto tra soggetti privati e istituzioni attraverso momenti di networking, in collaborazione con il Parlamento europeo.
Italia ed Europa
Secondo l’elaborazione di Fabi e Withub, dei 2.211 miliardi di euro di risparmi delle famiglie italiane (37.525 pro capite) 1.131 miliardi sono relativi ai depositi bancari, mentre 1.079 miliardi sono investiti in titoli, fondi o azioni (48,8%). Alzando lo sguardo all’Europa, è ancora un continente che investe poco. Per l’analisi elaborata dal Centro studi del Circolo Esperia, presentata sempre all’evento, l’Europa ha a disposizione uno stock di risparmi di 9,5 trilioni di euro, almeno tre volte superiore a quello degli Stati Uniti e un tasso di risparmio record pari al 15% nel 2024, contro il 5% sempre degli Stati Uniti. Tuttavia, secondo gli esperti, i risparmi nell’Unione europea sono investiti in modo troppo conservativo, senza contare che una parte viene dirottata sul mercato americano.
Negli Stati Uniti, le società di private equity, con i loro asset in gestione che raggiungono i 12,8 trilioni di dollari, generano una produzione economica pari a quasi 12 milioni di posti di lavoro e il 6,5% del Pil americano (pari a 1,4 trilioni di dollari). In condizioni di mercato simili, se la metà dei depositi europei fosse investita in operazioni di private equity e venture, si potrebbero generare milioni di posti di lavoro e almeno 500 miliardi aggiuntivi di Pil.
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