Provincia di Piacenza: Monica Patelli ha assegnato a Patrizia Calza il ruolo di vicepresidente dell’Ente. Si chiude così la stagione delle polemiche nel centrosinistra che adesso prova a partire con il suo governo di minoranza in Corso Garibaldi. All’esperta esponente del Pd, di cui la presidente Patelli ha tessuto le lodi, sottolineando che a volte sono i partiti e non le persone a creare problemi, vanno anche le deleghe ad edilizia scolastica, istruzione, diritto allo studio, attività di supporto ai Comuni.
Poi ecco le deleghe assegnate al consigliere provinciale Lodovico Albasi, altro decano del centrosinistra sul piano politico-amministrativo, che dovrà occuparsi di viabilità, trasporto pubblico locale e mobilità, rapporti con l’Anas per la statale 45; infine, la “novizia” Claudia Ferrari avrà in carico pianificazione territoriale, pari opportunità e politiche giovanili. Per il resto, tutto nelle mani, o meglio sulle spalle, della volenterosa Patelli, unica a percepire una corposa indennità economica, come stabilito dalla legge di bilancio 2021 per tutti i presidenti di provincia.
Il convitato di pietra
Adesso, insomma, mini Giunta o no, visto che in passato le deleghe erano spalmate su un numero ben maggiore di consiglieri, si fa sul serio. Il clima tra la presidente e i suoi collaboratori comunque è apparso disteso, ma non può non guardare con ansia al convitato di pietra. E cioè alla maggioranza di centrodestra, che conta sette rappresentanti su dieci in Consiglio provinciale e che ha detto no alla proposta di mantenere le deleghe precedenti, quando presidente era Patrizia Barbieri.
Cosa faranno i suoi esponenti in corso Garibaldi? Patelli ha assicurato che da quei lidi “è arrivata una disponibilità a collaborare”. Ieri in conferenza stampa ha dichiarato che questa disponibilità le è stata confermata dopo il primo consiglio provinciale di due settimane fa, durante una serie di successivi incontri utili per mettere a fuoco progetti e priorità.
Suscettibilità e dispute
D’altra parte, a logica, non potrebbe essere altrimenti. Sul tavolo della Provincia ci sono in corso partite di peso, in uno scenario di crisi che complica le cose; e forse, anche se nessuno lo dice apertamente, che consiglia a tutti di mettere da parte suscettibilità personali e dispute di schieramento.
In ballo ci sono milioni di euro per tutto il territorio piacentino, dal bilancio da approvare a fine anno ai progetti finanziati con i fondi del Pnrr e agli altri in cantiere. Partite importanti, dall’edilizia scolastica alla viabilità, che non si potranno gestire al meglio “senza il contributo di chi ci ha preceduto e conosce le cose nel concreto”, ha sottolineato Calza. Un accorato appello all’unità d’intenti che naturalmente è arrivato anche dai consiglieri Ferrari e Albasi.
In un fazzoletto
Resta il fatto che questi quattro sindaci – la presidente Patelli di Borgonovo, la vice Calza di Gragnano, Ferrari di Sarmato e Albasi di Travo – senza nulla togliere al loro valore, arrivano tutti da piccoli Comuni. Borgonovo è attorno agli 8.000 abitanti e Gragnano supera di poco i 4.500; mentre se Sarmato è a ridosso dei 3.000, Travo ha un migliaio di abitanti in meno. In più, sono quattro Comuni tutti ubicati in Val Tidone e Val Trebbia; ed escludendo Travo, si trovano in un fazzoletto di territorio, a pochi chilometri di distanza tra loro.
La presidente pellegrina
Sorvolando sul ruolo chiave di Piacenza, il dialogo e la mediazione con tutti i colleghi, a maggior ragione di Val Nure e Val d’Arda, e con i big del territorio, da Fiorenzuola a Castel San Giovanni, passando per Rottofreno, saranno dunque fondamentali per partire con il piede giusto. Tanto che la presidente della Provincia ha annunciato che nel mese di novembre inizierà un tour per incontrare tutti i sindaci nei loro Comuni, per quanto possibile accompagnata dagli altri componenti della sua Giunta.
Una sorta di pellegrinaggio per conoscere e farsi conoscere; e per trovare quella comunione d’intenti indispensabile per chi oggi non ha i numeri per governare con decisione sul piano politico e quindi amministrativo. Come nel caso della presidente Patelli, almeno fino a dicembre 2023, quando ci saranno le elezioni del nuovo Consiglio provinciale.
Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.