Revisione auto, si cambia. Da quest’anno ci saranno più responsabilità per il proprietario del veicolo. E per i tecnici addetti alla revisione, che dovranno diventare sempre più competenti. L’obiettivo è rendere la circolazione stradale più sicura e corretta anche sotto il profilo ambientale. Vediamo allora tutte le novità per questo controllo degli autoveicoli.
Le richieste dell’Unione europea
Da quest’anno entra in vigore la direttiva europea 2014/45, che l’Italia deve recepire entro il 20 maggio. La normativa Ue prevede regole più stringenti per garantire migliori standard di sicurezza. Per il proprietario del mezzo aumentano così le responsabilità. Secondo Bruxelles, infatti, “l’intestatario della carta di circolazione e, se del caso, l’utilizzatore del veicolo dovrebbero essere responsabili della sua conservazione in condizioni di conformità”. E gli Stati membri avranno il compito di disciplinare per legge i suoi doveri “per quanto riguarda la conservazione del veicolo in condizioni conformi e sicure”.
Revisione auto: no alle manomissioni
In questo quadro, il proprietario diventa il garante dello “stato di salute” del proprio mezzo, soprattutto in fase di revisione. Significa, per esempio, che il proprietario sarà responsabile degli eventuali comportamenti illeciti o delle manomissioni per ottenere in modo fraudolento il bollino adesivo da applicare al libretto di circolazione.
Tecnici di qualità
Ma con la direttiva Ue cambiano le cose anche per il personale tecnico addetto alle revisioni. Dal 2016 è già sottoposto ai controlli filmati della Motorizzazione. E da quest’anno chi lavora nei centri abilitati dovrà essere sempre più preparato, in particolare in campo elettro-meccanico. I centri autorizzati ai controlli però avranno tempo fino al 2023 per completare la formazione decisa in sede europea.
Niente controllo del bollo
Nel frattempo, almeno per quest’anno durante la revisione auto non sarà eseguito il controllo del pagamento del bollo, come inizialmente era stato proposto in fase di approvazione della legge di stabilità 2017. Ma non è detto che in futuro l’emendamento non venga rispolverato. Lo scopo è ridurre l’evasione, valutata da OmniAuto.it in circa 500 milioni di euro.
Le scadenze da ricordare
Per le scadenze invece niente di nuovo. La revisione va effettuata dopo 4 anni dall’immatricolazione del veicolo e successivamente ogni 2 anni. Nel 2017 quindi tocca ad auto e moto immatricolate nel 2013 e ai mezzi revisionati nel 2015. Tuttavia, in alcuni casi questo periodo si riduce a soli 12 mesi, come ad esempio per taxi, autobus, autoambulanze e auto elettriche, fermo restando che la revisione va effettuata sempre nel mese corrispondente all’immatricolazione. Il costo del controllo va da 45 a 68 euro, a seconda che lo si effettui direttamente alla Motorizzazione o in un centro autorizzato.
Revisione auto: le sanzioni
Senza la revisione del veicolo per l’articolo 80 del Codice della strada il proprietario incorre in una sanzione che va da 168 a 674 euro. Cifre che si moltiplicano se la revisione è stata omessa per più anni. Ma si può arrivare anche a una super multa da 7.767 euro, con il fermo del mezzo per 90 giorni, se si guida un veicolo sospeso dalla circolazione che è in attesa della revisione.
Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.