Ricci Oddi: chi sarà il prossimo presidente della Galleria d’arte moderna di Piacenza, tra le più importanti d’Italia? Un esperto d’arte o un manager? Oppure una figura che abbia entrambe le caratteristiche? Dopo le burrascose dimissioni di Jacopo Veneziani è iniziato il totonomi. E in città è uno degli argomenti più gettonati. La questione posta dallo stesso Veneziani dopo l’addio – “Alla Galleria Ricci Oddi serve un manager” – adesso è sul tavolo del sindaco Katia Tarasconi.
Sebbene infatti il presidente venga scelto liberamente dal Consiglio direttivo (Cd) della Ricci Oddi al suo interno, negli ultimi mandati questa scelta è caduta su uno dei due membri nominati dal sindaco del Comune di Piacenza; un riguardo dovuto in particolare al fatto che palazzo Mercanti sostiene la quasi totalità dei costi della pinacoteca. In seguito, il presidente è eletto dal Cd di via San Siro, oggi composto da Eugenio Gazzola (vicepresidente, indicato dalla Prefettura), Valeria Poli (Comune di Piacenza) Gottardo Pallastrelli (Accademia di San Luca), Franca Franchi (Amici dell’Arte), Alberto Dosi (Fondazione di Piacenza e Vigevano), Alessandro Casali (eredi Ricci Oddi).
Lo scenario
Dopo le dimissioni di Veneziani la scelta del nuovo presidente desta qualche preoccupazione: stavolta non si può sbagliare. Per far posto al giovane piacentino, enfant prodige della divulgazione artistica, il sindaco aveva dato il benservito al professor Fernando Mazzocca, famoso critico e storico dell’arte. Due personaggi in un modo o nell’altro ben conosciuti e quantomeno di livello nazionale. Quindi oggi sarebbe necessaria l’indicazione di una figura esperta d’arte e di tale notorietà. Con in più quelle doti manageriali e di dialogo con il mondo degli investitori, per portare nuove risorse capaci di finanziare il rilancio della Galleria a 360 gradi: promozione di nuove mostre, restauro di sale ed opere, coinvolgimento di ulteriori risorse umane.
Questo rilancio, necessario innanzitutto per accrescere l’esiguo numeri degli attuali visitatori della Galleria, è favorito dalla recente trasformazione della Ricci Oddi in una fondazione del terzo settore. Una caratteristica che adesso facilita gli investimenti degli sponsor grazie a importanti sgravi fiscali. Quindi, il nuovo presidente, supportato dal Cd e dalla direttrice Lucia Pini, potrebbe avere qualche carta in più da giocare. Ma per chiudere il cerchio, non va dimenticato che l’impegno del presidente della Ricci Oddi e dei consiglieri è ancora a titolo gratuito.
I primi della lista
Veniamo allora ai nomi principali che da qualche giorno circolano nei palazzi piacentini. Il più gettonato nelle indiscrezioni è quello di Franco Spaggiari, importante imprenditore piacentino e proprietario del “Museum in Motion” nel Castello di San Pietro in Cerro. Un grande appassionato ed esperto d’arte che conosce bene anche il mondo dell’economia e della finanza ben al di là delle realtà locali.
Si parla anche del nuovo presidente degli Amici dell’Arte, l’avvocato Stefano Antonio Marchesi, che dovrebbe comunque essere prossimo ad entrare nel Cd in sostituzione di Franca Franchi. In questo caso, il sindaco potrebbe nominare il 7° componente del Cd al posto di Veneziani che vestirebbe solo i panni di consigliere. Stesso discorso, se la prima cittadina decidesse ad esempio di puntare per la presidenza sul consigliere Gottardo Pallastrelli, avvocato e storico dell’arte, specializzato in legislazione dei beni culturali.
Altro nome che circola sul fronte dei manager di vaglia è quello di Carlo Marini, imprenditore e consulente piacentino che opera in ambito economico-finanziario; tra l’altro è docente a contratto dell’Università Cattolica e attualmente consigliere della Fondazione di Piacenza e Vigevano: una figura molto stimata dal presidente Roberto Reggi.
Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.