A Piacenza sono bastati pochi giorni perché la scuola mostrasse la corda. E i sindacati, dallo Snals alla Flc-Cgil, mettono in luce i punti critici di questa riapertura ai tempi del Covid.
“Ci aspettavamo che Piacenza, zona rossa e provincia più colpita d’Italia avrebbe avuto una considerazione diversa e una preparazione adeguata per garantire la scuola aperta in sicurezza per tutti”, afferma Daniela Fuochi della segreteria provinciale Snals. “Fondi, spazi, attrezzature, organici; non c’è stato nessun occhio di riguardo per una città che ha pagato un prezzo altissimo a questa pandemia”.
Anche a Piacenza “la scuola deve essere ripensata per piccoli numeri”, dice Manuela Calza Flc-Cgil Nazionale Calza. “Laddove si è lavorato con piccoli gruppi, le conseguenze, in caso di contagio, sono state minori e inferiore è stato l’impatto organizzativo, che invece, se si procede così, rischia di portare la scuola alla paralisi nel giro di poco tempo”.
Tutti i particolari dell’inchiesta di Mirella Molinari dedicata alla situazione scolastica piacentina su Piacenzadiario.
https://www.piacenzadiario.it/eventi-piacenza/scuola-in-affanno-i-sindacati-nessun-aiuto-in-piu-per-piacenza-che-e-stata-zona-rossa
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