Piacenza ha tutte le carte in regola. Di che cosa stiamo parlando? Di un’idea che nel lontano passato l’aveva già vista protagonista: perché non proporre a qualche casa di produzione una serie tv ambientata in città e nelle sue vallate? Sarebbe uno straordinario spot pubblicitario per attirare moltissimi turisti e visitatori su tutto il suo territorio.
Grandi successi
L’idea ha funzionato e continua a funzionare con grande successo. Qualche esempio di produzioni Rai: Montalbano ci ha fatto scoprire il Ragusano; Don Matteo prima ci ha portato a Gubbio e poi a Spoleto. E oggi? I successi più recenti della tv pubblica riguardano le indagini di Imma Tataranni, serie tv ambientata a Matera e dintorni, poi quelle di Lolita Lobosco a Bari. Per non parlare de La porta rossa e di Trieste; oppure della nuova serie di Netflix dedicata a Lidia Poët e ambientata a Torino.
Soprattutto in queste ultime serie tv, le città e i loro territori non sono più solo lo sfondo delle vicende poliziesche o di costume raccontate nelle fiction. Ne sono diventate le dirette protagoniste. Grazie alle telecamere sui droni, che offrono riprese sempre più articolate e di respiro, le immagini svelano bellezze e particolari dei territori coinvolti in modo affascinante. Si gustano con gli occhi centri storici e dintorni, si frequentano i luoghi del quotidiano e vengono promossi in modo più o meno diretto anche tutti i prodotti locali.
Insomma, le fiction un tempo solo televisive, che oggi invece dominano lo streaming, consentendo la visione quando si vuole pure sullo smartphone, sono diventate un vero valore aggiunto del mercato turistico non solo italiano; l’asso vincente di un marketing territoriale da giocare in ogni stagione dell’anno, che invoglia i milioni di spettatori delle serie tv a una visita o a una vacanza sulle scene calcate dai loro beniamini.
Ritorno al futuro
Il Piacentino, dicevamo, ne è stato protagonista in un lontano passato, quello della tv in bianco e nero. In Val d’Arda, al Parco provinciale del monte Moria, nella seconda metà degli anni 60 si girano molte scene de La freccia Nera, che vede tra i protagonisti una giovanissima Loretta Goggi. Già allora, dopo l’enorme successo televisivo, il set diventa a lungo una meta per gli amanti di quello storico sceneggiato della Rai.
E oggi? Che cosa si potrebbe proporre per Piacenza e le sue vallate a case di produzione che muovono milioni di euro? Beh, senza scervellarsi più di tanto, basta pensare al furto e al ritrovamento del Klimt, un caso che ha fatto il giro del mondo… E allora, cosa stiamo aspettando?
Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.