Cavanna, e chi altri? A questo ha pensato qualcuno dopo aver letto il lungo post di Luigi Gazzola, ex assessore al Bilancio del Comune di Piacenza. Un tempo esponente dell’Italia dei Valori e de La Rete, Gazzola via Facebook ha lanciato un appello alle forze del centrosinistra perché si ritrovino insieme sotto un nome di peso, che unisca e non divida. Bando alle correnti, soprattutto nel Pd, che stanno affossando Alternativa per Piacenza. Una coalizione che nel frattempo, come racconta Libertà, ha già iniziato a perdere i pezzi a sinistra con l’addio di Rifondazione.
La riflessione di Gazzola nel suo excursus storico sul centrosinistra si rifà alla stagione di Alleanza per Piacenza; e guardando sempre agli anni Novanta tira in ballo anche l’esperienza dell’Ulivo. Vale allora la pena di rileggere con attenzione le sue conclusioni: “… Se nel 1994 occorse un economista come Vaciago, al quale la città non sarà mai abbastanza grata, che seppe rinunciare per qualche anno alla carriera universitaria per amore della sua città e per rilanciarne lo sviluppo, oggi occorrerebbe come sindaco una figura altrettanto capace e stimata, ricca di relazioni, magari un medico, affiancato da collaboratori scelti da lui stesso, che si occupasse con competenza non solo dell’erigendo ospedale ma anche di ambiente e della qualità dell’aria di una città che soffoca, della condizione sociale di tanti invisibili e di una popolazione che invecchia, che con generosità si caricasse sulle spalle questo difficile compito. Sperando che la storia insegni”.
Quindi, che cosa si desume da questo identikit finale? Per prima cosa il candidato dev’essere una figura civica, molto stimata e ricca di relazioni; “magari” un medico, che anche se non ha tanta esperienza politico-amministrativa si avvalga di assessori competenti da lui selezionati; e soprattutto una figura che sia in grado di volare alto, di alzare lo sguardo oltre la gestione dell’ordinaria amministrazione, affrontando le grandi sfide di Piacenza, come i problemi della sanità, dell’ambiente e dell’invecchiamento della popolazione…
Insomma, sembra un identikit che si attaglia molto bene alla figura e alla storia del dottor Luigi Cavanna. Lo stimato primario piacentino tra l’altro non è nuovo al palcoscenico della politica. Nel 2001 è stato candidato alla Camera dei deputati guarda caso proprio con l’Ulivo, sconfitto da Tommaso Foti, all’epoca alfiere della Casa delle libertà.
Non va poi dimenticato che Cavanna frequenta comunque i salotti piacentini del centrodestra. Si dice che nel 2017 fosse arrivato addirittura nella rosa ristretta dei nomi da cui è uscita Patrizia Barbieri. E la sindaca, sfruttando il doppio incarico di presidente della Provincia, la scorsa primavera l’ha candidato come rappresentante di via Garibaldi alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, dove oggi Cavanna siede al fianco del presidente Roberto Reggi nel Consiglio di amministrazione di palazzo Rota Pisaroni. Poco tempo prima, invece, il noto medico piacentino si era candidato e poi ritirato per la lista di centrodestra dell’ex senatore di Forza Italia Antonio Agogliati alle elezioni comunali di Ferriere, la sua terra d’origine.
Cavanna, che compirà 69 anni il mese prossimo, ormai è alle soglie della pensione; e potrebbe diventare quel candidato trasversale capace di salvare dal naufragio, a cui sembra destinato, il vascello di Alternativa per Piacenza. Certo, con la consapevolezza che la coalizione possa perdere altri pezzi a sinistra, ma di rimando per guadagnarne al centro. Una prospettiva che costituirebbe un vero problema per il centrodestra, perché si potrebbe trovare spiazzato nell’impostazione della sua campagna elettorale a sostegno della ricandidatura del sindaco uscente.
Patrizia Barbieri eroina anti-Covid? E allora Cavanna, che per le cure domiciliari è finito addirittura sulla copertina di Time? Vogliamo parlare dei temi della sanità? Per non dire dell’appoggio che il medico potrebbe ottenere a tutti i livelli solo all’interno dell’Ausl, che per numero di dipendenti (sono tutti voti…) rappresenta probabilmente la prima azienda piacentina.
E fermiamoci qui, non prima però di aver soddisfatto un’ultima curiosità. Come mai proprio Gazzola ha tratteggiato un identikit così accurato di quel medico che magari potrebbe diventare il prossimo sindaco della città? Al di là della politica, di certo è ipotizzabile una forte stima personale. Gazzola infatti lavora come cancelliere in Tribunale a Piacenza, dove uno dei magistrati più apprezzati è Marisella Gatti, la moglie del dottor Luigi Cavanna.
Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.