Sondaggi: se il trend dovesse proseguire fino al 25 settembre, fra due settimane quasi un italiano su tre potrebbe votare per Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia. L’ultimo rilevamento del 9 settembre, effettuato da Swg per La7 prima del silenzio elettorale, vede FdI fare il vuoto sul Partito democratico. Giorgia Meloni balza al 27% delle intenzioni di voto (+1,2% rispetto al sondaggio del 5 settembre) e si avvicina alla soglia del 30%. Nel frattempo, il Pd di Enrico Letta perde l’1%, scendendo al 20,4% dei consensi.
Gomito a gomito
La Lega è stabile al 12,1%; ma Matteo Salvini ormai è gomito a gomito con Giuseppe Conte, visto che il Movimento 5 Stelle raggiunge il 12% delle intenzioni di voto (+0,1). Segue Forza Italia, ferma al 6,7%; mentre il Terzo polo di Azione e Italia Viva guadagna qualcosa, col tandem Calenda–Renzi che sale al 7,5% delle intenzioni di voto (+0,3) rilevate da Swg.
A parte +Europa (2,1%, +0,2), dal resto del sondaggio emerge come tutte le altre forze minori siano in leggero calo, dal centrodestra al centrosinistra. L’alleanza Verdi-Sinistra italiana è al 4% (-0,2); Italexit di Paragone scende al 2,9 (-0,2); Noi moderati cala all’1,4% (-0,1); mentre Impegno Civico dell’accoppiata Di Maio–Tabacci è all’1% (-0,3), come Unione Popolare (-0,1).
Salgono gli indecisi
Aumenta invece la quota di coloro che gravitano nel novero degli indecisi o degli astenuti. In quattro giorni, sempre dal 5 al 9 settembre, la quota di questi aventi diritto al voto è salita di due punti, passando dal 39 a 41% degli intervistati da Swg.
Deputati e senatori
Il divario tra la coalizione di centrodestra al 47,2% e quella di centrosinistra al 27,5% appare dunque abissale, di quasi 20 punti percentuali. Secondo il sondaggio di Swg, il centrodestra otterrebbe dai 245 ai 265 deputati sui 400 seggi disponibili alla Camera; mentre porterebbe a palazzo Madama tra i 123 e i 133 senatori su 200. In totale avrebbe il 63-66% dei deputati e il 61-66% dei senatori del nuovo Parlamento.
Molto distante la coalizione di centrosinistra: otterrebbe tra i 70 e i 90 seggi a Montecitorio e tra i 35 e i 45 a palazzo Madama. Terzo piazza per i 5 Stelle, con 25-35 deputati e 12-18 rappresentanti al Senato. Azione e Italia Viva potrebbero ottenere invece 14-22 deputati a Montecitorio e tra i 7 e gli 11 senatori a palazzo Madama.
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