Tassa rifiuti: per diversi anni molti Comuni italiani avrebbero sbagliato a calcolare la Tari. L’errore sarebbe nel conteggio relativo alla quota variabile del prelievo, collegata al numero di abitanti della casa. Invece di essere conteggiata una sola volta, la quota variabile sarebbe stata moltiplicata per il numero delle pertinenze, come cantina e autorimessa. Risultato? Milioni di famiglie, da Milano a Catanzaro, avrebbero pagato ai Comuni una super tassa rifiuti. In alcuni casi addirittura doppia rispetto a quanto effettivamente dovuto.
Storia vecchia mai indagata
La prima avvisaglia di un errore nel calcolo nella tassa rifiuti era stata segnalata già tre anni fa da Il Sole-24 Ore. E dopo un’interrogazione parlamentare di Giuseppe L’Abbate, deputato del Movimento 5 Stelle, alla Camera è arrivata l’ammissione del ministero dell’Economia e delle Finanze. Il sottosegretario Pier Paolo Baretta, come riporta anche Repubblica, ha spiegato che la parte variabile della tariffa per autorimessa e cantina “va computata solo una volta, considerando l’intera superficie dell’utenza composta sia dalla parte abitativa che dalle pertinenze site nello stesso comune”. Quindi l’importo della bolletta è costituito dalle quote fisse di casa, autorimessa e cantina. E a queste si somma soltanto una volta il valore della quota variabile.
Tassa rifiuti: corsa ai rimborsi
E adesso? Per ottenere i rimborsi della Tari dai Comuni, tra gli altri si parla di Milano, Genova, Napoli, Catanzaro, Cagliari e Ancona, ci si può muovere in autonomia. E dall’epoca del versamento “gonfiato” ci sono 5 anni di tempo. Ma di certo c’è il rischio di perdersi tra mille difficoltà burocratiche: verifica dell’errore, richiesta del rimborso al Comune o all’ente terzo di riscossione, ricorso in caso di risposta negativa e così via. C’è un’alternativa? Sì ed è rappresentata dalle associazioni dei consumatori.
Tassa rifiuti: Sos Tari
È partita per esempio la campagna Sos Tari lanciata dal Movimento difesa del cittadino, che da tempo contestava il calcolo illegittimo della tassa rifiuti. Come si aderisce? Per partecipare bisogna contattare le sedi locali del Movimento, che poi assisteranno i cittadini nella verifica della bolletta e nell’invio della richiesta di rimborso al Comune.
Tassa rifiuti: le iniziative del Codacons
Da lunedì 13 novembre anche il Codacons metterà a disposizione un servizio telefonico che fornirà informazioni e istruzioni agli utenti su come verificare gli errori sulle bolletta Tari e avviare le pratiche per la restituzione. In più, si farà promotore di una azione collettiva contro i Comuni in errore. “Saranno chiamati non solo a restituire il maltolto, ma anche a pagare gli interessi di legge e le spese nei confronti dei cittadini che agiranno attraverso la nostra associazione”, ha detto il presidente Carlo Rienzi all’Adnkronos. “Intanto presenteremo un esposto alle Procure della Repubblica, affinché indaghino per il reato di truffa e appropriazione indebita, chiedendo anche il sequestro cautelare delle somme incamerate dai Comuni negli ultimi 5 anni attraverso la Tari”.
Tassa rifiuti: le risposte del Mef
Il ministero dell’Economia ha annunciato l’arrivo di una nota interpretativa per i Comuni e per stabilire le modalità delle domande di risarcimento. “Faremo una risoluzione, uno schema interpretativo”, ha annunciato Baretta. “Non siamo ancora in grado di dire se il caso Tari sia generalizzato. È possibile che non sia così esteso come si paventa”. E comunque il sottosegretario chiama fuori il Governo dalla questione. “Spetta ai Comuni, laddove vengono verificati gli errori, intervenire. Sono perfettamente in grado di gestire la questione”.
Tassa Rifiuti: l’emendamento della Lega
E sul caso Tari arriva anche un emendamento alla legge di Bilancio. A presentarlo i senatori della Lega Paolo Arrigoni e Silvana Comaroli. “È volto ad eliminare ogni possibile errore per un’applicazione corretta della tassa sui rifiuti”, spiegano i due parlamentari. “E impone che il calcolo della quota variabile sia applicato solo una volta per le abitazioni con pertinenze. Ci auguriamo che il Governo, almeno questa volta, non faccia orecchie da mercante e prenda in considerazione la nostra proposta. Non è accettabile che i cittadini siano sempre penalizzati da errori amministrativi e mala gestione”.
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