Terrepadane smentisce Coldiretti. Come? Rivelando un retroscena dai tratti inquietanti. E lo fa poco prima del giorno del giudizio. Quello del Tar di Parma, che dopo aver bloccato l’arrivo del commissario al Consorzio agrario deciso dal ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), dovrà dire se il decreto che ha nominato Francesco Cappello in quel ruolo sia legittimo o meno.
Che cosa è successo? Come spiega una nota dei vertici di Terrepadane, guidati dal presidente Marco Crotti, “emerge la verità sulle vicende che hanno portato al commissariamento del Consorzio, poi immediatamente sospeso dal Presidente del Tar Parma in attesa dell’udienza che si terrà il 30 agosto”.
La prima versione
Terrepadane, che comprende i Consorzi di Piacenza, Milano, Pavia e Lodi, infatti “è finalmente venuta in possesso del verbale del Comitato centrale delle Cooperative riunitosi al Mimit il 24 luglio scorso. Una riunione che doveva “esprimere il parere sulla proposta di commissariamento formulata dai dirigenti del Ministero”.
Quel giorno, poco dopo la riunione tenuta in via Veneto, arriva una nota di Uecoop, espressione di Coldiretti, presente all’incontro. Secondo Uecoop, sottolinea Terrepadane, “il Comitato Centrale si sarebbe espresso a favore del commissariamento”. Una notizia riportata il 25 luglio in prima pagina anche sul quotidiano piacentino Libertà.
Un’altra verità
Ma nel verbale arrivato a Terrepadane c’è ben altro. “Si legge che i delegati delle principali Centrali Cooperative hanno fortemente contestato la legittimità della proposta di commissariamento, rilevando numerose irregolarità negli atti del Ministero e opponendosi alla strumentalizzazione dei poteri di ispezione”, afferma la nota del Consozio.
Così, “le associazioni più rappresentative del movimento cooperativo italiano (Confcoop, Lega Coop, Anci e Unione Nazionale Cooperative Italiane), hanno bocciato il commissariamento, con 4 voti su 6” (a favore del decreto Uecoop e Unione italiana coop). Non basta. Infatti, secondo Terrepadane, “è peraltro la prima volta che il Ministero dispone il commissariamento di una cooperativa nonostante il voto contrario del Comitato Centrale, ad ulteriore dimostrazione dell’assoluta anomalia della vicenda”.
La posta in gioco
Una vicenda al centro della quale c’è da anni la volontà dei vertici di Coldiretti di spingere Terrepadane tra le braccia di Consorzi Agrari d’Italia. Una fusione osteggiata in tutti i modi dalla maggioranza dei soci della cooperativa, che vanta un fatturato di oltre 250 milioni di euro e un patrimonio contrassegnato da importanti asset immobiliari.
Gravi scorrettezze
“La diffusione di tale notizia inveritiera, è avvenuta oltretutto prima ancora della stesura del verbale; un episodio che si aggiunge al lunghissimo elenco di gravi scorrettezze condotte a danno del Consorzio”, conclude la nota di Terrepadane.
Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.