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Ucraina: l’invasione russa è da condannare, ma Putin…

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Ucraina: la condanna dell’invasione russa non può che essere unanime. E da quando ieri mattina (alle 4 ora italiana e alle 6 ora ucraina) Putin ha dato l’ordine di attacco, non si contano le dichiarazioni di sdegno, orrore, riprovazione che tutti i leader del mondo occidentale hanno rilasciato alle agenzie di stampa. Assente invece, e non per caso, la Cina, che assiste alla guerra senza particolari patemi. 

Nato e Onu

Nel primo giorno di guerra abbiamo visto svelarsi alcuni misteri: la Nato non interverrà, anche perché ammette di non essere in grado di contrastare le forze armate russe. Non solo, nessuno stato membro della Nato potrebbe sopportare di subire perdite di giovani soldati per difendere Kiev. E l’Onu? Per ora ha dimostrato per l’ennesima volta la sua inutilità. E se anche si svegliasse all’improvviso, la Russia ha diritto di veto come gli altri membri permanenti (Cina, Usa, Regno Unito e Francia).

Sanzioni boomerang

Le sanzioni economiche, per terribili che possano essere, colpiscono la Russia nello stesso modo in cui colpiscono contemporaneamente chi le sancisce. Più si sanziona Mosca, più crescono i prezzi del gas e del petrolio. Putin ha riserve valutarie che gli consentono un’ampia autonomia, anche se l’Occidente chiudesse i rubinetti delle banche e del sistema Swift. Con la conseguenza che gli Stati europei non saprebbero come pagare il gas russo.

Dunque, tutto lascia credere che Putin inghiottirà l’Ucraina in un solo boccone, trasformandola in una repubblica fantoccio ai suoi ordini, come ha già fatto con Georgia e Bielorussia, di fatto proseguendo nel suo disegno di far tornare la Russia nei confini della vecchia Unione Sovietica. Ma Putin ha proprio tutti i torti? È davvero un sanguinario Hitler redivivo?

Le ragioni di Putin

La Russia aveva chiesto da tempo due cose: che la Nato, sulla base degli accordi del 1999, non si allargasse ad Est e soprattutto in Ucraina, direttamente confinante con lei; che i territori del Donbass, come previsto dal protocollo di Minsk, abitati per la maggior parte da russi e non da “russofoni” godessero di una sorta di autonomia rispetto all’Ucraina.

Da quanto risulta però, Kiev per esempio ha escluso l’insegnamento del russo nelle scuole del Donbass e ha interrotto da tempo le forniture di energia, tanto che le autoproclamate repubbliche indipendenti ricevono energia gratis dalla vicina Russia. Tutte cose che hanno fatto salire la tensione…

La passerella

Si sono recati da Putin Macron, Scholz, Di Maio, il segretario di Stato americano Tony Blinken e una serie di altri leader occidentali; ma nessuno ha mai promesso niente al presidente russo. Invece di iniziare trattative serie, tutti i leader mondiali hanno continuato a minacciare ritorsioni e a ipotizzare l’ora dell’invasione.

Parola di Gorbaciov

Il 7 maggio 2008 l’ex presidente Michail Gorbaciov rilasciava un’intervista al Daily Telegraph che ha del profetico: “Gli americani ci promisero che la Nato non sarebbe mai andata oltre i confini della Germania dopo la sua riunificazione; ma adesso che metà dell’Europa centrale e orientale ne sono membri, mi domando: cos’è stato delle garanzie che ci erano state accordate? La loro slealtà è un fattore molto pericoloso per un futuro di pace, perché ha dimostrato al popolo russo che di loro non ci si può fidare”.

E adesso?

Difficile rispondere alla domanda che cosa succederà. Ma non possiamo farne a meno: possiamo ritenere che le sorti dell’Ucraina e del suo presidente Volodymyr Zelenskyj siano irrimediabilmente segnate, sperando solo che la guerra scoppiata ieri faccia il minor numero di morti possibile. Ma se Vladimir Putin non si accontenta? Se mettesse gli occhi su altri territorio già dell’ex Unione Sovietica come le tre repubbliche baltiche? Lettonia, Lituania ed Estonia oggi sono membri della Nato e dell’Unione europea.

In questo caso Washington, Bruxelles e l’Alleanza atlantica non potrebbero fare orecchie da mercante e si dovrebbe fermare Putin con le armi. Sperando sempre che Zar non decida di usare quelle nucleari, che possiede in gran numero, anche se un accenno lo ha già fatto ieri notte quando ha detto: «Chiunque tenti di crearci ostacoli e interferire sappia che la Russia risponderà con delle conseguenze mai viste prima. Siamo preparati a tutto. Spero di essere ascoltato». Più chiaro di così…

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Massimo Solari è avvocato cassazionista e scrittore. Ha pubblicato diversi volumi sulla storia di Piacenza e alcuni romanzi. Ha tenuto conferenze e convegni sulla storia di Piacenza. Ha collaborato con le riviste Panoramamusei, L'Urtiga, e scrive sul quotidiano Italia Oggi.

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