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Vaccinazione obbligatoria: dall’ordinanza del Tribunale di Modena alla scuola, cosa succederà?

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Vaccinazione obbligatoria: è di pochi giorni fa una decisione che farà discutere. Il Tribunale del lavoro di Modena con l’ordinanza n° 2467 del 23 luglio ha sancito che l’azienda può sospendere dal servizio e dalla retribuzione il dipendente che non si vuole vaccinare contro il Covid-19.

Il caso emiliano

Vanno chiarite alcune circostanze: l’azienda coinvolta era una Rsa; le due dipendenti sospese da lavoro e stipendio erano fisioterapiste addette alle mansioni sanitarie; il tutto era avvenuto prima dell’entrata in vigore del Decreto Legge 44/2021 del 1° aprile 2021 e convertito in legge il 25 maggio, che prevedeva l’obbligo vaccinale per il personale medico e sanitario.

E allora come ha motivato il Tribunale? Sulla base del Decreto Legislativo 81/2008. Secondo il quale “l’imprenditore è garante della salute e della sicurezza sia degli altri dipendenti che dei terzi. Il che non significa – secondo il giudice del lavoro – che il rifiuto del vaccino possa dare adito a procedimenti disciplinari nei confronti dei dipendenti renitenti; ma certo ad una valutazione del datore di lavoro sulla possibilità di adibire gli stessi a mansioni che non prevedano il contatto con gli ospiti, fragili, della Rsa. Se, a seguito di tale valutazione, si è ritenuto impossibile cambiare mansione al dipendente, “è corretto – per il Tribunale di Modena – il comportamento del datore che ha proceduto a sospendere i due dipendenti senza la corresponsione di alcuna retribuzione”.

E gli insegnanti?

In un momento come l’attuale, è possibile che questa soluzione si allarghi a macchia d’olio, coinvolgendo per esempio il personale scolastico, docente e non docente? Difficile, anche se sembra che il Governo stia pensando a qualcosa di simile prima dell’avvio dell’anno scolastico. Anche se noi auspichiamo che la scuola riprenda, tra poco più di un mese, tutta in presenza, ci sono da superare una serie di ostacoli. 

Sappiamo che il Governo rifugge dall’obbligo vaccinale indiscriminato; anche per l’ovvia considerazione che nessuno Stato europeo sembra indirizzato in quella direzione. 

Sappiamo che invece Mario Draghi e Roberto Speranza accarezzano l’idea che il tanto vituperato green pass diventi sempre più discriminante; perché, è notizia di oggi, si pensa di estenderlo ai voli (c’è già su quelli internazionali) e ai trasporti pubblici di lungo percorso. Questo ci sembra onestamente sbagliato. Le lunghe percorrenze sono già contingentate, ben organizzate. E comunque riguardano un numero molto limitato di persone. Sono invece i viaggi a breve termine ad essere i più pericolosi per il contagio: coinvolgono quotidianamente una massa notevolissima di studenti e lavoratori; e su quasi tutti i mezzi si assiste a un vero e proprio “assalto alla diligenza”, con la violazione di qualsiasi regola di distanziamento. Un film già visto, che ha fatto tanti danni nei mesi passati e tanti si prepara a farne in quelli futuri.

L’incognita agosto

Un mese, per di più agosto, non è certo sufficiente per vaccinare con due dosi un numero indiscriminato di insegnanti, dato che c’è anche la guerra sulle cifre dei docenti non ancora vaccinati o che hanno rifiutato il vaccino. E poi i docenti potrebbero obiettare che se la scuola deve diventare Covid free, dovrebbero essere sottoposti alla profilassi entro il 12 settembre anche tutti gli studenti. E allora che fare senza vaccinazione obbligatoria? Secondo alcuni si comincerà l’anno con una didattica a distanza parziale, divisa per regioni: le più virtuose potranno essere tutte in presenza, le altre in Dad parziale o totale in base ai parametri dei rispettivi colori.

Salvini e Meloni

Il segretario della Lega Matteo Salvini è l’unico nella maggioranza – spalleggiato all’opposizione da Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia (ma i due uniti rappresentano circa il 40% dell’elettorato) – che getta acqua sul fuoco. Salvini afferma che per ora i numeri dei ricoveri e delle terapie intensive sono così modesti che il problema non si può e non si deve neppure porre all’ordine del giorno. È pur vero che Draghi potrebbe “strappare” col leader della Lega sulla estensione del green pass a scuole e trasporti pubblici locali, ma entrare nel semestre bianco con questo viatico non è la cosa più prudente da fare. 

Il semestre bianco

Cos’è il semestre bianco? Gli ultimi sei mesi del settennato di Sergio Mattarella, nei quali, a norma di Costituzione (articolo 88), il Presidente della Repubblica non può sciogliere le Camere. I padri costituenti l’avevano previsto per evitare ricatti da parte dell’inquilino del Quirinale (“Se non vi impegnate a rieleggermi vi sciolgo”) ma oggi trasformare Mattarella in un’anitra zoppa non è proprio la cosa migliore.

Secondo alcuni osservatori dopo il 2 agosto, quando inizia appunto il semestre bianco, il Parlamento diventerà un Vietnam, dato che tutti sono certi di non essere rimandati a casa. Secondo altri, invece, consci della situazione della pandemia e delle elezioni che non tarderanno, i partiti dimostreranno (finalmente) senso dello Stato. Sarà così?

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Massimo Solari è avvocato cassazionista e scrittore. Ha pubblicato diversi volumi sulla storia di Piacenza e alcuni romanzi. Ha tenuto conferenze e convegni sulla storia di Piacenza. Ha collaborato con le riviste Panoramamusei, L'Urtiga, e scrive sul quotidiano Italia Oggi.

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