Attualità

Vaccinazioni: iscrizione a scuola con una telefonata all’Asl

vaccinazioni-iscrizione-a-scuola-con-una-telefonata-allasl

Vaccinazioni, si cambia ancora. Almeno per l’iscrizione a quest’anno scolastico. Dopo il caos creato dalle procedure richieste dai ministeri della Salute e dell’Istruzione, ecco la marcia indietro. O meglio, il cambio di marcia, visto che mancano pochi giorni al suono della campanella. Così, è stata predisposta una semplificazione per le iscrizioni a nido, materna e scuola dell’obbligo. Ma andiamo con ordine e vediamo che cosa prevede la nuova circolare congiunta dei due ministeri.

 Vaccinazioni e iscrizione a scuola

Per prima cosa la circolare ricorda che si deve consegnare a scuole (entro il 31 ottobre) e servizi educativi per l’infanzia (entro l’11 settembre) un’idonea documentazione per comprovare quanto segue:

  • l’effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie previste dalla legge in base all’età;
  • l’avvenuta immunizzazione a seguito di una malattia naturale;
  •  la sussistenza dei requisiti per l’omissione o il differimento delle vaccinazioni;
  •  la formale richiesta di vaccinazione alla Asl competente per territorio (con riguardo alle vaccinazioni obbligatorie non ancora effettuate), secondo le modalità indicate dalla stessa Asl per la prenotazione.

Richiesta semplificata

Ma solo per l’anno scolastico 2017/2018, la richiesta di vaccinazione per chi non è in regola può essere fatta alla Asl di riferimento anche con una semplice telefonata al Cup. La condizione è che alla chiamata corrisponda un effettivo appuntamento. Si può fare richiesta anche inviando una mail all’indirizzo di posta elettronica ordinaria (peo) o certificata (pec) di una delle Asl della regione di appartenenza. E in alternativa è possibile inviare una raccomandata con avviso di ricevimento. Presentando a scuola la copia di una di queste richieste, si potrà fare l’iscrizione.

Sì all’autocertificazione

Ma non basta. La circolare prevede che si possa anche autocertificare alla scuola di aver richiesto all’Asl di effettuare le vaccinazioni non ancora somministrate. In seguito, entro il 10 marzo 2018, si dovrà consegnare la documentazione sulle avvenute vaccinazioni. Se non succederà, per nido e materna ci sarà la sospensione del servizio, e il bambino sarà riammesso solo dopo la presentazione della certificazione. Nel caso della scuola dell’obbligo (I e II ciclo) e dei centri di formazione professionale regionale, l’autocertificazione consentirà di posticipare dal 31 ottobre 2017 al 10 marzo 2018 la consegna dei documenti di avvenuta vaccinazione. E nel caso di mancata consegna, entro 10 giorni partirà la segnalazione della scuola all’Asl per il recupero dell’inadempimento.

Sciolto il nodo degli elenchi

Un altro problema, quello che riguardava i rapporti tra scuole e Asl, l’ha risolto il Garante della privacy. Un suo provvedimento urgente sul trattamento dati ha anticipato quanto previsto dalla normativa sui vaccini solo dal 2019. Così, scuole e servizi educativi per l’infanzia potranno trasmettere da subito gli elenchi degli iscritti alle Asl territorialmente competenti. Questo consentirà le verifiche sulla regolarità vaccinale senza mettere sulle spalle di famiglie e Pubblica amministrazione altri oneri burocratici.

+ posts

Il Mio Giornale.net ha solo un obiettivo: fare informazione indipendente e con spirito di servizio. Per aiutare i lettori a capire e scegliere, tenendo i fatti separati dalle opinioni.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.