Elezioni 2018: quanto ci costerebbero le promesse dei partiti se venissero realizzate dopo il 4 marzo? Stiamo parlando non solo dell’abolizione della legge Fornero o dell’inserimento della flat tax. Ma anche delle pensioni minime portate a 1.000 euro e dell’inserimento del reddito d’inclusione e di quello di dignità. E poi dell’abolizione di tasse universitarie, bollo auto e canone Rai. A fare due conti sulle principali proposte di centrodestra, 5 Stelle, centrosinistra e LeU ci ha provato il Codacons. E la ripercussione rapportata al portafoglio degli italiani è cospicua. Secondo l’associazione dei consumatori il costo complessivo ammonterebbe infatti a 8.236,1 euro per famiglia. Ma andiamo con ordine e vediamo i calcoli voce per voce.
Elezioni 2018: dalla Fornero alla flat tax
L’esborso maggiore, 3.333 euro, servirebbe per finanziare l’abolizione della Fornero e permettere così all’Inps di pagare le pensioni in più. Seconda voce per peso economico, la flat tax. L’inserimento di un’unica aliquota al 23%, avrebbe infatti un impatto di 1.666 euro per nucleo familiare. Una cifra necessaria per compensare la riduzione del gettito fiscale.
Pensioni minime e reddito d’inclusione
Finanziare invece l’aumento delle pensioni minime, portandole a 1.000 euro, comporterebbe un maggior esborso dalle casse pubbliche pari a 1.250 euro per famiglia. Poco meno di quanto servirebbe per finanziare reddito d’inclusione e reddito di dignità: avrebbero un peso di 1.208 euro. E se venisse confermato il pensionamento dei lavoratori precoci? Sarebbero necessari altri 500 euro.
Elezioni 2018: bollo auto e canone Rai
Adesso veniamo alle voci di minor impatto economico. Anche queste, per il Codacons “sembrano portare vantaggi ai cittadini, ma nella pratica sottrarrebbero risorse indispensabili ai conti pubblici con effetti per le tasche degli utenti”. L’abolizione del bollo per la prima auto, che piace a Berlusconi, costerebbe 125 euro a famiglia. L’addio alle tasse universitarie perorato da Grasso comporterebbe un esborso di 79,1 euro. Mentre l’addio al canone Rai che vuole Renzi peserebbe per 75 euro.
Cercasi spending review
Il tutto è stato calcolato dal Codacons naturalmente “a bocce ferme”. E cioè senza il contraltare di un’adeguata spending review, capace di tagliare costi ed enti inutili che proliferano nella nostra Pubblica amministrazione. A questo punto possiamo solo aspettare lumi circostanziati per capire dove i nostri politici vogliono mettere le mani per trovare le coperture necessarie. E rendere così realizzabili le loro belle promesse.
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