“L’export piacentino cresce nel mondo e batte tutti in Emilia-Romagna”, afferma Filippo Cella, vicepresidente vicario della Camera di Commercio dell’Emilia. Nel 2023 ha registrato infatti la miglior dinamica tra le province della regione. Con un +8,6% che ha portato il valore dei flussi verso l’estero a 6,485 miliardi di euro, oltre 500 milioni in più rispetto al 2022. La crescita media regionale è stata dell’1,1%, e oltre la metà dell’aumento del valore dell’export emiliano-romagnolo (85 miliardi contro gli 84,1 del 2022) è legata proprio alle performance delle imprese di Piacenza.
Si tratta di “un risultato davvero rilevante e particolarmente soddisfacente”, sottolinea Cella, commentando l’analisi elaborata dall’Ufficio studi della Camera dell’Emilia su dati Istat. “Soprattutto perché, al di là dei confronti con altri territori, riafferma la capacità competitiva delle nostre imprese sui mercati internazionali; così come la creazione di nuove opportunità di sviluppo per il nostro territorio e le sue comunità”.
Sempre in crescita
Una particolare ragione di soddisfazione, prosegue il vicepresidente piacentino, “viene dal fatto che la crescita è apparsa evidente in tutti i continenti e, in ambito europeo, nei Paesi che maggiormente incidono sul valore delle nostre esportazioni”. Il tutto “a sottolineare esplicitamente il fatto che gli investimenti, la qualità dei prodotti e i processi di innovazione delle nostre imprese consentono significativi avanzamenti anche laddove le relazioni commerciali sono più consolidate e potrebbero apparire sature”.
Le previsioni per il 2024? “Sono peraltro buone, e indicano una possibile ulteriore crescita del 6,8%. Come Camera di Commercio dell’Emilia continueremo ad investire risorse e a sostenere nuovi progetti per incrementare questi flussi; e ci auguriamo che lo scenario internazionale possa offrirci, prima di tutto a beneficio di interi popoli, nuovi percorsi di pace e la ricomposizione gravi tensioni che minano tanto la convivenza quanto uno sviluppo che offra nuove opportunità a persone, imprese e lavoratori”, conclude Cella.
La mappa del successo
Le osservazioni sulla crescita estesa a tutti i continenti di Cella nascono da valori che parlano di un +7,4% in Europa (4,739 miliardi di euro), +11% in Asia (1 miliardo), +7,8% in America (470 milioni), ma anche in Africa e Oceania (rispettivamente +25,1 e +34%). Di fatto, non c’è Paese al mondo che abbia registrato una flessione dei flussi dalle imprese piacentine, con i leader della graduatoria delle nazioni più incidenti sull’export della nostra provincia in evidente crescita.
In particolare, l’export piacentino verso la Germania è aumentato del 14,9%, portandosi a 965 milioni, quello verso la Francia è aumentato del 14,8% (957 milioni), in Spagna è cresciuto del 7,5% (486 milioni), in Cina del 6,2% (402 milioni) e gli Stati Uniti hanno registrato un incremento del 4,5% (291 milioni).
I settori chiave
Gli andamenti settoriali emersi dalle analisi dell’Ufficio studi della Camera di Commercio dell’Emilia su dati Istat, evidenziano un balzo all’insù del 16,5% per il tessile-abbigliamento (che a Piacenza soprattutto fa dogana, ndr), i cui flussi verso i mercati internazionali si sono portati a 1,9 miliardi di euro; l’export di macchinari ed apparecchi è salito a 1,2 miliardi (+3,7% sempre rispetto al 2022); l’alimentare ha fatto registrare un aumento del 17,6% (621 milioni). Flessioni, invece, per i prodotti siderurgici (-1,6%, con 525 milioni di export) e, soprattutto, per computer, apparecchi elettronici e ottici (-7,9%), pari ad un valore di 382 milioni di euro.
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