
Sindaco di Piacenza: dall’usato sicuro, inteso come chi fa politica da sempre, ai modelli da scoprire. I nomi nuovi, quelli che potrebbero cambiare molte cose già nella fase delle candidature per diventare il prossimo inquilino di Palazzo Mercanti.
Naturalmente stiamo parlando di due figure di rilievo della vita socioeconomica cittadina. I nomi che si stanno pesando nei palazzi che contano sono di due presidenti uscenti. Il primo è quello del notaio Massimo Toscani, il secondo dell’imprenditore Cristian Camisa.
Non è chiaro, e lo diciamo subito, se aspirino veramente ad entrare nella competizione per la poltrona di primo cittadino della città emiliana che si svolgerà a primavera 2022. Ma i loro nomi corrono da giorni e non solo sulla bocca degli addetti ai lavori. Anche perché, se la data delle prossime amministrative sembra ancora lontana per i normali cittadini, chi si occupa di politica sa che ormai l’appuntamento elettorale è dietro l’angolo. E infatti, come risulta da più parti, le grandi manovre per preparare le liste sono già iniziate.
Il notaio attento al sociale
Dopo oltre sei anni alla guida della Fondazione di Piacenza e Vigevano, il sessantenne Massimo Toscani lascerà l’incarico a inizio 2021. In Fondazione ha fatto molto bene dicono i suoi fan. Ha dimostrato intelligenza, indubbie capacità gestionali e politiche, con una sensibilità di spessore sui temi sociali in cui la Fondazione è stata coinvolta durante la sua gestione.
Per dirla in due parole, Toscani è un notabile dei salotti buoni che piace anche a sinistra. E che alla guida di una lista civica con il suo nome potrebbe attirare anche l’attenzione di una parte consistente del mondo cattolico. Ma l’agone politico non è quello dei saloni felpati di Palazzo Rota Pisaroni, ricorda qualcuno. Vero, tuttavia è chiaro che il notaio Toscani non sarebbe un sindaco da prima linea, di quelli con l’elmetto in testa.
Di certo, dice chi lo conosce bene, preferirebbe rivestire il ruolo del “padre nobile”, che affiancato da una squadra di super assessori, con deleghe forti, potrebbe fare la differenza. E aprire una nuova stagione amministrativa della città, alzando anche il livello della gestione politica della cosa pubblica.
L’imprenditore volitivo
L’altro nome di peso che potrebbe entrare nel novero delle candidature a sindaco di Piacenza è quello di Cristian Camisa. Proprio ieri l’imprenditore ha annunciato che dopo due mandati non si ricandiderà al vertice di Confapi. Resterà però vicepresidente nazionale dell’organizzazione, che sul territorio piacentino sotto la sua guida ha fatto passi da gigante, mettendo in difficoltà la storica compagnie confindustriale cittadina.
Quarantenne, chi lo conosce bene descrive Camisa come un uomo capace, volitivo e decisionista. L’imprenditore piacentino quindi sarebbe probabilmente un sindaco molto diverso da Toscani e non solo per ragioni anagrafiche. Un sindaco alla Reggi, sostengono i suoi estimatori, ma naturalmente con una visione politica più versata al centrodestra e con il passo manageriale del dirigente d’azienda. Affiancato dagli assessori giusti, sottolinea qualcuno, di certo potrebbe dare una bella scossa agli uffici di Palazzo Mercanti, che secondo molti è più che mai necessaria.
Insomma, i professionisti della politica piacentina che da anni sono sulla cresta dell’onda, dalla sindaca Patrizia Barbieri al leader di Liberi Massimo Trespidi, sono avvisati. E come loro i referenti cittadini dei partiti, da Fratelli d’Italia al Pd, passando per la Lega. Sui nomi di Toscani e Camisa si scaldano i motori. E ai loro, nel giro di qualche tempo, probabilmente se ne aggiungeranno altri tra i papabili per il ruolo di sindaco di Piacenza.
Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.
Per smuovere le sabbie mobili di questa città ci vorrebbe qualcosa di soprannaturale, altro che facce nuove…