Lorenzo Lotto superstar. Dopo il successo della mostra al Prado di Madrid e in attesa dell’esposizione che gli dedicherà la National Gallery in novembre a Londra, anche le Marche, la sua terra d’elezione, celebrano il grande pittore.
A Macerata il 19 ottobre si apre infatti la mostra “Lorenzo Lotto. Il richiamo delle Marche“, realizzata in collaborazione con i due famosi musei europei. Nelle sale di palazzo Bonaccorsi fino al 10 febbraio 2019 saranno esposti 20 dipinti e 5 disegni del grande artista del Rinascimento arrivati dall’Ermitage e da altre collezioni continentali. Non solo, oltre ai capolavori di Lotto si potranno gustare opere di Dürer e Mantegna da cui il grande pittore prese ispirazione.
Lotto e le Marche: attrazione fatale
Alla mostra di Macerata è collegato anche un percorso ad hoc per andare alla scoperta di altre 25 opere di Lorenzo Lotto. Disseminate sul territorio marchigiano, tanto caro all’artista veneziano di nascita (1480), sono state volutamente lasciate al loro posto ad Ancona Cingoli, Jesi, Mogliano, Monte San Giusto, Recanati, Urbino e Loreto (dove Lorenzo morì nel 1556/57). Perché le Marche, come ha spiegato il curatore della mostra Enrico Maria dal Pozzolo (tra le firme delle esposizioni di Madrid e Londra) sono “il più grande museo Lotto al mondo, con oltre il 15% della sua produzione”.
Rialzarsi con la cultura
La kermesse su Lorenzo Lotto non punta solo ad attirare turismo fuori stagione. Ha anche un altro obiettivo: riportare l’attenzione sulle Marche, duramente colpite dal terremoto del 24 agosto 2016. E come ha dichiarato all’Ansa l’assessore regionale alla cultura Moreno Pieroni “vuole lanciare un messaggio forte: la cultura è un grande volano per promuovere il nostro territorio. Non siamo solo la zona del sisma. Anzi, vogliamo uscire da questa definizione”. Stessa lunghezza d’onda per il sindaco di Macerata, Romano Carancini: “Non è la mostra di una città. Ma di un territorio che ha voglia di rialzarsi e guardare al mondo”.
Da Lotto a Salgado
A dimostrazione della vitalità culturale marchigiana è in corso ad Ancona un’altra mostra da non perdere e di tutt’altro genere. Il protagonista stavolta è il grande fotografo brasiliano Sebastião Salgado. Fino al prossimo 6 gennaio, la settecentesca Mole Vanvitelliana ospita infatti “Genesi. Fotografie di Sebastião Salgado“. La mostra propone 245 eccezionali immagini in bianco e nero realizzate dal fotografo tra il 2003 e il 2013 con lo scopo di immortalare un mondo in cui natura ed esseri umani vivono ancora in equilibrio.
Il percorso espositivo è suddiviso in 5 sezioni. E ci porta nelle terre in cui Salgado ha realizzato le sue immagini: Il Pianeta Sud, I Santuari della Natura, L’Africa, Il grande Nord, L’Amazzonia e il Pantanàl. Con un’attenzione particolare alle popolazioni indigene ancora vergini, agli animali e al loro habitat, è un viaggio straordinario alle origini del mondo, per capire quanto sia importante preservarne l’ambiente e il futuro.
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