Monet: s’intitola semplicemente così la nuova mostra romana dedicata al padre dell’Impressionismo. L’evento, che promette emozioni uniche, sarà ospitato dal 19 ottobre all’11 febbraio 2018 nel Complesso del Vittoriano – Ala Brasini. La mostra propone 60 opere del grande artista d’oltralpe. Da dove arrivano? Tutte dal Musée Marmottan Monet di Parigi. Sono quelle che il figlio Michel donò al Museo e che il padre conservava nella sua ultima, amatissima, dimora di Giverny.
L’energia di Monet
Si tratta di opere che testimoniano come il grande maestro avesse trasformato la pittura en plein air in rituale di vita. Così al Vittoriano è possibile entrare in pieno nel suo mondo, dove tra la luce assoluta e la pioggia fitta, tra le minime variazioni atmosferiche e l’impero del sole, Monet riusciva a tramutare i colori in tocchi purissimi di energia. Con lo straordinario risultato di dissolvere nelle sue tele l’unità razionale della natura in un flusso indistinto, effimero eppure abbagliante.
Tutti i volti di Monet
Ma il percorso che propone la mostra romana permette di incontrare “tutto” Monet, con le sue molteplici sfaccettature e la ricchezza artistica della sua produzione. Si va dalle celebri caricature della fine degli Anni 50 dell’Ottocento ai paesaggi rurali e urbani di Londra. E poi, ecco Parigi, Vétheuil, Pourville e i lavori dedicati alle sue tante dimore. Senza dimenticare i ritratti dei figli e le tele dedicate ai fiori del suo giardino. Fino alla modernissima resa dei salici piangenti, del viale delle rose o del ponticello giapponese. Per finire con le monumentali Ninfee, che deflagrano nel pulviscolo violetto e nella nebbia radiosa.Tra i capolavori esposti, spiccano Portrait de Michel Monet bébé (1878), Ninfee (1916-1919), Le Rose (1925-1926), Londres. Le Parlement. Reflets sur la Tamise (1905). Un vero piacere per gli occhi (e per l’anima) di avrà l’occasione di incontrarlo a Roma.
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