Piacenza

Truffa aggravata a un’anziana signora: due arresti in flagranza a Castel San Giovanni

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Truffa aggravata ai danni di un’anziana signora: eseguiti due arresti in flagranza dai carabinieri della Stazione di Castel San Giovanni. Le due persone ritenute responsabili del reato sono un uomo di origini campane di 40 anni ed uno straniero di 32 anni. Entrambi sono stati fermati intorno alle 12,30 di ieri in una via centrale della cittadina della Val Tidone, mentre si trovavano a bordo di un’autovettura bianca, spiega una nota del Comando provinciale dei carabinieri di Piacenza.

Durante un servizio di perlustrazione, i militari hanno incrociato l’auto sospetta. Dopo aver invertito la marcia, raggiunto il mezzo hanno intimato l’alt e proceduto all’identificazione dei due soggetti. Dalle prime verifiche, i due uomini si mostravano nervosi e poco convincenti nel motivare la loro presenza nel quartiere residenziale. Affermavano infatti di trovarsi nella cittadina per un errore del navigatore che li doveva indirizzare altrove. La perquisizione dell’autovettura e delle persone ha portato però al rinvenimento di numerosi oggetti in oro e contante, alcuni dei quali con un profondo significato sentimentale per la vittima, una signora di 78 anni, residente a Castel San Giovanni.

Il finto incidente

Secondo quanto ricostruito dai militari, la vittima della truffa aggravata quella mattina aveva ricevuto la “classica” telefonata da un sedicente maresciallo dei carabinieri: le riferiva che sua figlia era rimasta coinvolta in un incidente stradale; e che, per sistemare la situazione, era necessario consegnare oro e denaro. La donna, spaventata e in stato di agitazione, aveva seguito le istruzioni del falso sottufficiale, consegnando oro e 3.600 euro in contanti a un giovane che si era presentato a casa sua qualificandosi come un dipendente del Tribunale.

Poco dopo, i veri carabinieri si presentavano a loro volta nell’abitazione della vittima e trovavano la signora fortemente traumatizzata ed in lacrime per quanto subito poco prima. I militari la tranquillizzavano, e la invitavano in caserma per mostrargli tutto il materiale che avevano rinvenuto durante le perquisizioni ai due uomini. La signora ha riconosciuto senza alcun dubbio tutti gli oggetti come propri, confermando di averli consegnati in buona fede e sotto pressione. I due malviventi quindi sono stati arrestati per truffa aggravata e trattenuti nelle camere di sicurezza a disposizione dell’autorità giudiziaria, conclude la nota del Comando provinciale dei carabinieri di Piacenza.

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