Visita fiscale: la rivoluzione è alle porte. Dal 1° settembre, con la partenza del polo unico dell’Inps che controllerà i dipendenti pubblici e privati, si cambia davvero. Per ora in via sperimentale, in attesa del decreto sugli accertamenti che darà attuazione alla riforma Madia. Il provvedimento infatti è ancora sul tavolo dei tecnici del ministero della Pubblica amministrazione e dei colleghi del dicastero del Lavoro. Ma il quadro dei suoi contenuti appare già ben delineato. E allora vediamo i punti salienti di quello che si prospetta come un vero giro di vite per i dipendenti pubblici.
Lotta all’assenteismo
Al centro della nuova organizzazione targata Inps c’è la lotta all’assenteismo degli statali giustificata con malattie di comodo. Lo scopo è disincentivare al massimo i furbetti delle assenze seriali, dei weekend e dei ponti festivi. Ed ecco il primo punto chiave: i controlli saranno svolti in modo sistematico e a ripetizione. Cadrà quindi la regola un certificato di malattia, una sola visita fiscale per tutto il periodo di assenza dal lavoro. Il medico potrà tornare più volte ad accertare lo stato di salute del dipendente, anche due volte in un giorno. E questo accadrà a maggior ragione a ridosso dei fine settimana, nei giorni di venerdì e lunedì. Oppure in prossimità dei periodi delle feste. Fermo restando che la visita fiscale nella Pubblica amministrazione scatta sempre dal primo giorno di malattia se è a ridosso di questi periodi “caldi”.
L’esercito dei medici
Per garantire il successo dell’operazione, i ministeri di Pubblica amministrazione e Lavoro stanno preparando anche le linee guida per la convenzione tra medici fiscali e Inps. E questo “esercito” di camici bianchi, che sostituirà i colleghi delle Asl nel controllo dei dipendenti pubblici, dovrebbe essere cospicuo, mobile e ben motivato. Si parla infatti di 1.300 medici capaci di coprire palmo a palmo tutto il territorio nazionale e di annullare gli attuali squilibri tra le diverse regioni. Una task force di professionisti che verrà incentivata da una serie di premi commisurati al numero di visite effettuate.
Il meccanismo dei controlli
Per ora le differenti fasce di reperibilità dei dipendenti pubblici (9-13/15-18) e privati (10-12/17-19) resteranno in piedi, in attesa di un’armonizzazione già preannunciata. Ma cosa farà scattare il meccanismo dei controlli che come abbiamo viso potranno essere ripetuti? A farlo partire per tutti i lavoratori sarà “Savio“, il cervello informatico dell’Inps, che segnalerà un’allerta. Il sospetto nei confronti di un dipendente in malattia sarà basato sulla sua storia lavorativa: semaforo verde nessuna visita, arancio da valutare, rosso da fare immediatamente anche d’ufficio e cioè senza la richiesta del datore di lavoro.
Le risorse disponibili
E veniamo al tema dei finanziamenti, un capitolo chiave per la riuscita dell’intera operazione. Le risorse per il 2017 ammontano a 17,5 milioni di euro, mentre fra due anni si dovrebbe arrivare a una disponibilità di 50 milioni. E si tratta di una cifra che insieme a quelle già presenti nel bilancio Inps dovrebbe essere in grado di far funzionare il polo unico di medicina fiscale a pieno regime.
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