Volkswagen: se l’annuncio non è un fulmine a ciel sereno, visti i profit warning degli ultimi mesi, il quadro però si fa preoccupante. Il colosso tedesco dell’auto ha pronto piano che mira a chiudere alcuni stabilimenti nel Paese. Una mossa senza precedenti come spiegano Bild e Die Welt, ripresi anche da Il Sole-24 Ore. Secondo i giornali tedeschi, il consiglio di fabbrica di Volkswagen ha annunciato infatti che saranno chiuse tre fabbriche in Germania.
Per questo, in segno di protesta oggi i lavoratori del Gruppo di Wolfsburg si fermano per un’ora, bloccando la produzione nel Paese. I sindacati hanno organizzato assemblee in 11 stabilimenti, dove aggiorneranno i dipendenti sul piano aziendale. Il tutto in attesa di giorni cruciali per Volkswagen che pubblicherà a metà settimana i risultati del terzo trimestre, con le previsioni di un altro calo di vendite e profitti.
I tagli previsti
Secondo il quotidiano economico Handelsblatt, i vertici di Volkswagen hanno predisposto un piano di tagli da circa 4 miliardi di euro. In campo una riduzione del 10% sugli stipendi e una sospensione degli aumenti salariali per gli anni 2025 e 2026. Scelte giustificate dai costi elevati per il marchio Volkswagen che deve fare i conti con il calo della domanda in Europa e una forte concorrenza soprattutto da parte di Byd, ormai primo produttore globale di auto elettriche e ibride plug-in, in Cina. I sindacati però contestano i manager del Gruppo, accusandoli di scaricare sui lavoratori le conseguenze di una transizione verso l’elettrico gestita male e con politiche di prezzo poco incisive.
Anche Audi e Porsche, marchi premium del Gruppo Volkswagen, un tempo fonti di grandi profitti, non godrebbero di ottima salute. In particolare Porsche, evidenzia ancora Il Sole-24 Ore, ha reso noto che sta valutando dei tagli ai costi e una revisione della gamma dei modelli, in seguito a un crollo della domanda in Cina.
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