Banca di Piacenza: “Una settimana con Ghittoni (e Guercino)”. Questo è il titolo della nuova iniziativa dell’Istituto di credito, nella convinzione che anche attraverso la cultura e l’arte si valorizzi il territorio. Dal 21 al 25 novembre, per prima cosa la Banca di Piacenza in via eccezionale apre al pubblico la mostra permanente di Francesco Ghittoni (1855-1928), spiega una nota di via Mazzini. Inaugurata il 27 novembre 2020 (per l’Ostensione dell’Ecce Homo), la collezione è formata da 32 dipinti (ritratti, paesaggi, scene di genere, spesso con riferimenti piacentini) e da un disegno preparatorio, raccolti e conservati in tanti anni da Andrea Tinelli e acquisita dalla Banca di Piacenza. La permanente del Ghittoni è allestita in Sala Fioruzzi al PalabancaEventi, spazio adiacente alla Sala Panini.
Nuovi acquisti
L’occasione di questa apertura straordinaria al pubblico, è data dal recentissimo arricchimento della collezione, con l’acquisto di due marine (oli su cartone, cm. 15×51, del 1895-96): raffigurano il borgo ligure di Sori, rappresentato dal vivo (era la prima volta che il pittore vedeva il mare; in seguito, dipinse molti altri paesaggi marini non in presa diretta ma andando a memoria). Da registrare il lusinghiero giudizio del compianto critico d’arte Ferdinando Arisi: «due capolavori». E nell’expertise il critico cita la dedica scritta dall’autore nel rovescio del quadro: “All’ottima signorina Cleonice (Bosi) in segno di stima e di benevolenza. L’autore, 8.11.1897”; la destinataria della dedica era figlia dell’avvocato Bosi, mecenate dell’artista piacentino.
Un artista riscoperto
Ghittoni, considerato un maestro della pittura italiana dell’Ottocento, è stato riscoperto a livello nazionale grazie alla grande mostra a lui dedicata a Palazzo Galli dalla Banca di Piacenza nel 2016; e molte delle opere della collezione di Sala Fioruzzi, furono esposte in quell’occasione. La raccolta si riferisce alla produzione degli anni che vanno dal 1880 al 1896, ritenuto da Arisi il periodo di più libera ispirazione del pittore. Tra i quadri più significativi, “La culla” del 1882, con cornice in oro zecchino. Tra l’altro, la collezione di Tinelli va a rafforzare la presenza del Ghittoni al PalabancaEventi, che vanta già due affreschi dello scalone firmati dall’artista. Non solo: tra i quadri posseduti dall’Istituto di credito c’è il bozzetto di “Doloroso addio”, l’opera più nota e accreditata di Ghittoni.
C’è anche il Guercino
L’apertura straordinaria della permanente di Ghittoni sarà anche l’occasione per presentare al pubblico uno degli ultimi acquisti di rilievo che sono andati ad impreziosire la collezione d’arte della Banca di Piacenza. Stiamo parlando del Ritratto immaginario di Bentivoglio de’ Bentivoglio, opera del Guercino (Giovanni Francesco Barbieri, 1591-1666) realizzata tra il 1661 e il 1663 (olio su tela di 127,5×97 cm.). Acquisito qualche mese fa, il quadro è stato sottoposto a una delicata opera di restyling della cornice che ha impegnato più tempo del previsto. L’opera della Banca di Piacenza verrà poi esposta al museo Kronos della Cattedrale, in occasione della Salita al Guercino (abbinata alla Salita al Pordenone) prevista tra dicembre e giugno 2024.
Ma chi è Bentivoglio? Si tratta una leggendaria figura della seconda metà del 1200 e capostipite della famiglia che, nel 1400, dominò la città di Bologna. Dinastia che ha legami di parentela con la famiglia piacentina degli Omati (il professor Felice è stato, fino al settembre scorso, vicepresidente della Banca). Il quadro rappresenta una delle rare incursioni del Guercino nella pittura del ritratto. E il dipinto figura nel poderoso catalogo “Pitture del Guercino” di Nicholas Turner, considerato tra i massimi esperti della figura e dell’opera dell’artista di Cento.
Ingresso libero
L’arricchita mostra permanente di Francesco Ghittoni, con esposizione in contemporanea dell’opera del Guercino Ritratto immaginario di Bentivoglio de’ Bentivoglio, è al PalabancaEventi di via Mazzini (Sala Fioruzzi); sarà visitabile a ingresso libero nei seguenti orari: da martedì 21 a venerdì 24 novembre dalle 15 alle 19; sabato 25 novembre, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19, conclude la nota della Banca di Piacenza.
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