Covid: la variante Omicron accelera e i contagi diventano più veloci. Oggi sono stati 144.243 con un tasso di positività dell’11,8%. Ma le infezioni durano meno tempo. E soprattutto i decessi, se sono sempre tanti, impattano meno del passato: 155 i morti, sempre nell’ultimo giorno dell’anno.
Dal ministero della Salute si valuta che la variante Omicron sia arrivata al 50-60% di prevalenza sulle altre. È più trasmissibile di almeno 5 volte rispetto alla Delta. Ha tempi di incubazione di 2-3 giorni. Questo vuol dire che una persona che ha contratto il virus, può iniziare a manifestare i sintomi dopo solo 48 ore o restare asintomatica, ma può diventare contagiosa nello stesso breve lasso di tempo.
In questo quadro, il decreto approvato ieri sera dal Consiglio dei ministri, come spiega l’Agenzia Dire, ha eliminato la quarantena preventiva per chi è vaccinato e ha avuto un contatto stretto con un positivo; poi ha esteso il green pass rafforzato necessario in un maggior numero di attività e situazioni, oltre a sancire capienze ridotte per stadi, palazzetti, cinema e teatri.
Quale tampone?
Per capire se si è stati contagiati dal Covid, e in assenza di sintomi, si ricorre ancora una volta ai tamponi, che in Italia oscillano tra i 900mila e il milione al giorno. Ma quale scegliere? Il test, come abbiamo imparato nell’ultimo anno e mezzo, può essere anche un antigenico rapido, oltre al classico molecolare, oppure un antigenico rapido fai-da-te, l’ultimo arrivato. Ci sono però delle differenze. In sintesi, vediamo quali:
- Il molecolare è quello che i virologi chiamano “gold standard”. Ha un’elevata sensibilità e affidabilità, essendo valido al 99%; protegge dai falsi negativi e viene effettuato e processato da esperti e in laboratori attrezzati.
- L’antigenico è effettuato nelle farmacie e da personale esperto; ha un’affidabilità e sensibilità di almeno 9 punti in meno rispetto al molecolare, quindi si attesta attorno al 90%.
- Il tampone rapido fai-da-te, anche questo antigenico, può essere acquistato online o in farmacia. Possiamo farlo a casa, sempre con un prelievo oro-nasofaringeo. Ma 1 su 4 è un falso negativo. E questo vuol dire che almeno un 25% dei positivi non viene identificato.
C’è poi un altro aspetto da valutare: sia l’antigenico della farmacia che l’antigenico fai-da-te, non sono in grado di rilevare la presenza del Covid nelle prime 72 ore. Mentre il molecolare è in grado di rilevarlo dopo le prime 48 ore.
Tanta cautela
Il virus, al di là dei tampone prescelto, è altamente trasmissibile già due giorni prima della comparsa dei sintomi. Questa elevata contagiosità è aggravata dalla capacità della variante Omicron di trasmettersi con maggiore facilità, non solo attraverso i droplet, e cioè le goccioline nell’aria, ma anche sotto forma di aerosol, che resta sospeso per più tempo soprattutto negli ambienti chiusi. Quindi, con il Covid serve sempre molta cautela, a partire da un uso attento e costante della mascherina.
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