Festival della cultura della libertà: dal 25 al 26 gennaio Piacenza torna la capitale del pensiero liberale. La quarta edizione della manifestazione, che ha sempre come sottotitolo “Liberi di scegliere”, quest’anno partirà da una domanda: “Tassare, regolamentare, espropriare. Cosa resta del diritto di proprietà?”. E seguendo questo filo conduttore, vedrà a confronto le opinioni di storici, giuristi, filosofi, economisti, sociologi e giornalisti.
Dal Giornale al Tg2
Il Festival della cultura della libertà, organizzato dall’Associazione dei Liberali Piacentini “Luigi Einaudi”, si terrà anche stavolta nelle sale di Palazzo Galli, grazie alla disponibilità della Banca di Piacenza. Quest’anno la manifestazione vedrà anche la partnership de Il Giornale diretto da Alessandro Sallusti, che affianca quelle storiche di Confedilizia, Il Foglio ed European students for liberty.
Il primo appuntamento del Festival sarà invece un’anteprima dal sapore televisivo e internazionale. Venerdì 24 alle 18, sempre a Palazzo Galli, il direttore del Tg2 Rai, Gennaro Sangiuliano, parlerà infatti del tema trattato nel suo ultimo libro: “Il nuovo Mao. Xi Jinping e l’ascesa al potere nella Cina di oggi”.
Un ricco weekend
E veniamo al programma del Festival della cultura della libertà, ricco come sempre di argomenti stimolanti e relatori d’eccezione, messo a punto dal direttore scientifico Carlo Lottieri.
Sabato 25 gennaio (10.30-11) si apre con i saluti di Corrado Sforza Fogliani, Claudio Cerasa e Alessandro Sallusti. A seguire, la I sessione dei lavori (11-12.30) che verterà sul tema “La proprietà nella Costituzione italiana”, con Silvio Boccalatte, Michele Fiorini e Giuseppe Portonera. Poi, Raimondo Cubeddu parlerà di “Proprietà e libertà” (12.30 -13).
Dopo la pausa pranzo, sessioni in contemporanea nelle sale di Palazzo Galli: la II (15.15-17) sarà dedicata a “La proprietà di sé tra biopolitica e questioni morali”, con Sergio Belardinelli, Daniele Capezzone e Pio Marconi; la III sessione (17.15-19) invece sarà su “Proprietà e comunità: il ruolo dei beni condivisi”, con Stefano Moroni, Paolo Pamini e Giorgio Spaziani Testa; la IV (15.15-17) verterà su “L’attualità di John Locke, Frédéric Bastiat, Ayn Rand e Murray N. Rothbard”, con Roberta Modugno, Carlo Lottieri, Stefano Magni e Paolo Zanotto; infine, la V sessione (17.15-19), chiuderà la prima giornata sul tema “Di chi devono essere le scuole? Il sistema educativo tra Stato, comunità e famiglie”, con suor Anna Monia Alfieri, Paolo Luca Bernardini e Andrea Favaro.
Da Pera a Forte
Domenica 26 (9-10.45) la VI sessione della manifestazione si occuperà di “Proprietà privata e razionalità imprenditoriale”; al tavolo dei relatori Guglielmo Piombini, Adriano Teso e Florindo Rubettino. Tra le 11 e le 11.45, VII sessione incentrata su “Proprietà pubblica e imprese di Stato”, con Luciano Capone, Carlo Stagnaro e Alessandro Vitale. In contemporanea, VIII sessione (9-10.45) su “I tributi dovuti al sovrano e la libertà degli uomini”, con Marco Bassani, Alessandro Gnocchi e Corrado Ocone; poi, IX sessione (11-12.45): “L’idea di proprietà in Europa e in America”, relatori Antonio Donno, Marco Respinti e Michele Silenzi.
Alle ore 12.45 ci sarà invece la sessione plenaria tenuta da Marcello Pera, con l’ex presidente del Senato che spiegherà “Perché l’Occidente deve riscoprire la proprietà”.
Dopo la pausa pranzo, ultima sessione (la X, alle 15.15) con un focus su “Proprietà, giustizia, socialità”; ne parleranno Emanuele Boffi, Luigi De Biase, Roberto Festa e Francesco Forte. Infine, alle 17, conclusioni del Festival della cultura della libertà affidate, come sempre, a Corrado Sforza Fogliani.
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