Fondo di sviluppo e coesione: in l’Emilia-Romagna arrivano circa 600 milioni di euro. A Bologna, nella sede dell’Amministrazione regionale, stamattina c’è stata la firma dell’Accordo tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, presente il ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto.
Gli obiettivi
Le risorse del Fondo sviluppo e coesione (Fsc) 2021-2027 serviranno per l’ambiente, dal contrasto alla prevenzione del dissesto idrogeologico, e per potenziare la rete ferroviaria e della viabilità, con attenzione in particolare ai territori colpiti dall’alluvione dello scorso maggio; per la rigenerazione delle città, con un forte stop al consumo di suolo; per lo sviluppo delle aree montane e interne. E poi per i giovani: dall’edilizia universitaria alla formazione, dalla ricerca all’attrattività dei talenti, fino agli impianti sportivi.
Il tutto, spiega una nota della Regione, con un piano di interventi strategico che l’Emilia-Romagna, attraverso la programmazione condivisa coi territori, ha deciso di impiegare per lo sviluppo e la crescita sostenibili, rimuovendo il più possibile squilibri economici e sociali.
Investimenti ed effetto leva
Dei finanziamenti complessivi attribuiti all’Emilia-Romagna, pari a 588 milioni di euro, 107,7 sono già stati assegnati a titolo di anticipazione a fine 2021; e sono già stati destinati ad interventi con immediato avvio dei lavori per l’ammodernamento della rete ferroviaria regionale, la manutenzione della rete stradale provinciale e il contrasto al dissesto idrogeologico. Risorse che, attraverso il meccanismo del cofinanziamento, hanno già attivato investimenti complessivi pari a oltre 195 milioni. Mentre la quota maggiore di risorse Fsc, pari a 480,6 milioni, come abbiamo visto servirà per ulteriori interventi, che vanno anche dal rafforzamento dell’edilizia universitaria allo sviluppo sostenibile delle città e delle aree montane e interne.
Parte della dotazione sarà poi utilizzata per cofinanziare gli investimenti e le azioni dei Programmi europei, sui quali l’Emilia-Romagna sta procedendo speditamente, prosegue la nota di Bologna. Scelte coerenti con la programmazione strategica regionale, condivisa con il Patto per il Lavoro e per il Clima, che si pongono in una logica di integrazione e di complementarità da una parte con i programmi regionali finanziati dai fondi europei e dall’altra con le opportunità offerte dal Pnrr.
L’Accordo per il Fondo di sviluppo e coesione individua interventi puntuali, come quelli rivolti alla sicurezza del territorio; e altre linee di azione da attuare attraverso procedure negoziali, bandi e manifestazioni di interesse rivolti agli Enti locali. Sulla base dei cofinanziamenti attualmente previsti, la risorse Fsc complessivamente programmate attiveranno investimenti per un minimo di 800 milioni di euro.
Grazie a Meloni e Fitto
“Da tempo, in linea con il Patto per il Lavoro e per il Clima, avevamo condiviso con Province, Comuni e rappresentanze economiche e sociali le priorità e gli interventi da attuare”, ha evidenziato il presidente Bonaccini. “E con la firma di oggi il sistema regionale è finalmente nelle condizioni di poter avviare investimenti in ambiti cruciali, dalla messa in sicurezza del territorio alla rigenerazione urbana, per una crescita sostenibile, la buona occupazione e l’innovazione. Ringrazio quindi la presidente Meloni e il ministro Fitto per l’intesa”.
Il programma “che andremo ad attuare”, ha aggiunto Bonaccini, “è già stato condiviso con l’Assemblea legislativa e il Patto; particolare attenzione sarà rivolta ai territori devastati dall’alluvione del maggio scorso, in modo da accelerarne il più possibile la ricostruzione e la piena ripresa. Un percorso, più in generale, che ci porterà a consolidare e a strutturare un piano di azioni capace di migliorare economia, occupazione e reti sociali nel nostro territorio; partendo dal fatto che siamo fra le Regioni più efficaci nella programmazione e abituate a spendere fino all’ultimo euro disponibile, anche stavolta con l’obiettivo di fare presto e bene”.
Il quadro nazionale
Insieme ai Fondi strutturali europei, il Fondo sviluppo e coesione è lo strumento finanziario principale attraverso cui vengono attuate le politiche per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione degli squilibri economici e sociali. Ha carattere pluriennale, in coerenza con l’articolazione temporale della programmazione dei Fondi strutturali dell’Unione europea; in particolare, l’intervento del Fondo è finalizzato al finanziamento di progetti strategici, sia di carattere infrastrutturale sia di carattere immateriale, di rilievo nazionale, interregionale e regionale. La dotazione complessiva del Fsc per il periodo 2021-2027 è pari a 73,5 miliardi; l’ammontare delle risorse destinate a Regioni e Province autonome è di 32,4 miliardi, con l’80% del totale dedicato al Mezzogiorno, conclude la nota della Regione Emilia-Romagna.
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