Cultura

Guercino a Piacenza: nuove date per vedere gli affreschi del Duomo

Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino, Affreschi della Cupola del Duomo di Piacenza, 1626-1627

Guercino a Piacenza: la storia continua sulla spinta di un grande successo. La mostra era già stata prorogata di un mese per le visite alla cupola del Duomo. E la chiusura ufficiale è avvenuta il 4 luglio. Ma a fronte di tantissime sollecitazioni, è stato deciso di aprire alcune “finestre” sempre nel mese di luglio. Sarà possibile infatti salire in cupola ancora 3 volte. E sempre di venerdì: il 7, 14 e 21 luglio, dalle 18 alle 24. In tal modo, verranno soddisfatte le costanti richieste di gruppi e singoli per ammirare da vicino i capolavori del pittore, dipinti tra il 1626 e il 1627. Ma queste 3 date saranno sufficienti?

Guercino e la carica dei 100mila

La domanda è lecita perché la manifestazione piacentina ha riscosso un enorme interesse di pubblico, con oltre 100mila presenze. Il risultato di un’iniziativa ben costruita. Che ha proposto in un solo percorso espositivo, tra sacro e profano, gli affreschi della cattedrale “visti da vicino” e 20 dipinti dell’artista emiliano esposti a Palazzo Farnese. Un successo che è proseguito nel mese di proroga, che ha fatto segnare altre le 7mila visite alla cupola del Duomo.

In Duomo per sempre

“Guercino a Piacenza non finisce qui”, afferma Manuel Ferrari, curatore del percorso in Cattedrale. “L’onda lunga del successo ottenuto dall’iniziativa ci ha spinto a programmare nuovi eventi. Approfondiranno le figure dei grandi artisti che hanno lavorato in Cattedrale. E che testimoniano quanto la città di Piacenza venisse considerata, tra il XVI e il XVII secolo, uno delle realtà culturali più vive e attive del nord Italia”.
Ma l’augurio è che il percorso in Duomo diventi una delle attrazioni culturali permanenti di Piacenza. Costato circa 400mila euro, consente al visitatore di vedere “in quota” gli affreschi del Guercino accompagnato da un ottimo contributo multimediale. Ed è una gemma che andrebbe ad aggiungersi a pezzi pregiati come il Tondo di Botticelli a Palazzo Farnese e l’Ecce Homo di Antonello da Messina alla Galleria Alberoni. Senza dimenticare l’arte moderna, in mostra alla Galleria Ricci Oddi.  

 

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