Cultura

Icônes, la mostra sui capolavori di Piacenza fa il pieno: 5.000 visitatori in tre settimane

Icônes: la mostra multimediale sui tre capolavori di Piacenza ha chiuso ieri con un risultato positivo: in sole tre settimane d’apertura, l’evento immersivo dedicato all’Ecce Homo di Antonello da Messina, al Tondo di Botticelli e al Ritratto di signora di Klimt, ha fatto registrare circa 5.000 visitatori.

Il risultato ha pienamente appagato gli organizzatori dell’evento curato da Neo, per celebrare la tappa piacentina del Tour de France. E cioè i componenti di Rete Cultura Piacenza (Fondazione di Piacenza e Vigevano, Comune, Camera di Commercio dell’Emilia, Diocesi), in collaborazione con la Banca di Piacenza, capofila del progetto; e con il sostegno di Musei civici di Palazzo Farnese, Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi e Opera Pia Alberoni, detentori delle tre opere d’arte.

L’afflusso più elevato visitatori al PalabancaEventi si è verificato a partire dalle serate dei Venerdì Piacentini ma anche il sabato e la domenica, e poi nel giorno del Tour de France, il 1° luglio, con la presenza di molti stranieri, provenienti soprattutto da Francia, Germania e Gran Bretagna. Apprezzata anche la possibilità di usufruire della navetta, sempre gratuita come l’ingresso alla mostra, soprattutto per raggiungere il Collegio Alberoni e il suo prezioso Ecce Homo, spiega la nota degli organizzatori.

Nenna: grande soddisfazione

Il presidente della Banca di Piacenza, Giuseppe Nenna, manifesta grande soddisfazione per il successo di Icônes: “Le migliaia di persone che in queste settimane sono venute al PalabancaEventi per immergersi nei tre capolavori di Piacenza hanno espresso apprezzamento per l’iniziativa, una novità assoluta per la nostra città, che ha saputo raggiungere un pubblico di tutte le età. Abbiamo visto turisti stranieri e tanti giovani, incuriositi da una tecnologia che permette di avvicinarsi all’arte in pochi minuti e in modo coinvolgente. Abbiamo anche scoperto che la bellezza, quando è accompagnata dalle giuste musiche, non solo sa sorprendere, ma anche commuove. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito con la loro competenza e il loro lavoro al buon esito di questa iniziativa”.

Tarasconi: Piacenza in vetrina 

Per il sindaco Katia Tarasconi, “Il Tour de France per Piacenza non è stato un fine ma un mezzo, uno strumento straordinario per mostrare la città al mondo come mai prima d’ora. Un’opportunità davanti alla quale il sistema Rete Cultura Piacenza ha saputo attivarsi prontamente, ideando e realizzando la mostra Icônes, e dimostrando così che, davanti alle sfide più importanti, istituzioni ed enti del territorio sono capaci di lavorare uniti per il bene della comunità. Il mio più profondo ringraziamento va alla Banca di Piacenza per aver capitanato l’operazione, e a tutti gli altri attori che hanno contribuito attivamente a sperimentare, per la prima volta a Piacenza, una modalità di divulgazione e promozione dei Musei così innovativa e suggestiva”.

Reggi: visione strategica

“Il ruolo principale delle Fondazioni bancarie è quello di contribuire a sviluppare una visione strategica per il territorio e promuovere la costituzione di reti”, spiega presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi. “Siamo perciò particolarmente soddisfatti del buon esito della mostra Icônes e, soprattutto, della sua genesi in seno a Rete Cultura Piacenza, in collaborazione con la Banca di Piacenza. Il lavoro di squadra è una pratica complessa che richiede costanza, altruismo e, all’apparenza, qualche fatica in più. Ma è l’unica via percorribile per far volare alto il territorio, soprattutto in momenti storici come questo, caratterizzati da congiunture economiche sfavorevoli e risorse scarse”.

Cella: grande valore aggiunto

“Che gli enti, le istituzioni e le associazioni attive sul territorio sviluppino sinergie e collaborazioni nell’ottica della promozione del territorio rappresenta un grande valore aggiunto anche per il sistema economico e delle aziende”, sottolinea il vicepresidente vicario della Camera di Commercio dell’Emilia Filippo Cella. “Sia per l’indotto diretto, sia soprattutto perché quanto più un luogo è attraente e attrattivo più diventa in grado di catalizzare risorse economiche e umane di qualità. Iniziative come questa sono l’esempio concreto che lavorando in modo unitario, condiviso e determinato possiamo darci obiettivi sempre più ambiziosi”.

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